Video-denuncia di un presunto sanitario,
la replica dell’Asp “Volgare fake già segnalato alle forze di polizia”.
“In un momento come questo di grande emergenza – si legge nella nota della direzione aziendale – creano allarme nella popolazione e meritano di essere perseguiti in ogni sede”
Segnalato alle forze di polizia il video che un presunto “infermiere” del’ospedale Umberto I ha veicolato ieri sera attraverso i social. Un video in cui lancia accuse pesanti nei confronti dei vertici dell’Asp di Siracusa e dell’ospedale Umberto I a proposito della gestione dell’emergenza coronavirus nel nosocomio aretuseo.
Nel video, registrato all’interno di quella che sembra una tenda pre triage, l’uomo non riconoscibile, perché indossa mascherina e casco con visiera, denuncia le condizioni in cui lui e i suoi colleghi sarebbero costretti a lavorare, senza camici adeguati e le mascherine adatte, e inveisce contro quelli che ritiene essere i responsabili della situazione.
Immediata la replica dell’Asp: “La direzione aziendale esprime profonda indignazione per le falsità che sono state affermate in uno scomposto e volgare video presuntivamente girato all’interno di una tenda di pre triage da un fantomatico operatore sanitario che non risulterebbe dipendente dell’Azienda, nei confronti del quale si è già proceduto a presentare segnalazione alle forze di polizia. Del resto se quanto affermato fosse stato vero – continua la nota – non si sarebbe nascosto dietro una maschera né avrebbe potuto rivolgere tali affermazioni nei confronti dell’intera classe medica ospedaliera che ad oggi si sta facendo in quattro per curare la gente.
Fake del genere, in un momento come questo di grande emergenza, creano allarme nella popolazione e meritano di essere perseguiti in ogni sede.
Infine, lo smodato e volgare attacco nei confronti del Direttore del Pronto soccorso, in questo momento, è un gesto che desta solo disprezzo”.
Sulla vicenda interviene Siracusa attiva in MoVimento che “chiarezza e ripristino immediato della verità su questa vicenda. Non si può giocare con la vita dei pazienti e dei lavoratori in questo modo”.
NurseNews. Eu
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