‘Ho la febbre da 3 giorni, non mi fanno il tampone, ma sono un medico’.
Così, il 14 marzo, scriveva su Facebook Edoardo Valli, ginecologo romano, il 106esimo medico morto di Covid-19 in Italia.
Valli, 62 anni, che tanti bimbi aveva fatto nascere all’ospedale Fatebenefratelli dell’isola Tiberina a Roma, dove aveva cominciato a lavorare nel ’90, e poi alla clinica Santa Famiglia, si era ammalato un mese fa. Un mese di lotta contro il virus, che alla fine ha avuto la meglio il 9 aprile.
A condividere lo screenshot del post, in cui il medico esprime la preoccupazione per la malattia, ma anche l’incredulità e il dolore per essere stato, in quel momento, lasciato solo dal sistema, sono tanti colleghi, specialisti e dottori di famiglia, che lo hanno ripostato sulle loro bacheche e nei gruppi.
“La solitudine di un medico”, sottolineano. “Ora è più chiaro di cosa parliamo?”.
“Vedi fanno il tampone a Zingaretti, Porro, Sileri, io ho febbre da 3 gg, stasera 38,7 – scriveva Valli – ma chiamato il numero regionale.
Mi dicono che con questi sintomi non è necessario, stai a casa (grazie) e se peggioro chiamare il 118! Boh, spero che scenda. Preso Tachipirina già sto sudando ma faccio il medico boh”, è l’amaro sfogo.
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