Giusta vittoria delle professioni infermieristiche contro il DM 82 dello scorso 14 maggio 2020, nel quale il ministro Gaetano Manfredi prevedeva l’assegnazione degli incarichi spettanti alla professione infermieristica, a favore della professione medica.
Dopo la dura presa di posizione del coordinamento nazionale professioni sanitarie Cisl fp e dell’intero mondo infermieristico Il ministro dell’Università Gaetano Manfredi con DM 137 del 29.05.2020 ha definitivamente ritirato il decreto che ha fatto tanto discutere.
La riforma prevedeva la riduzione degli infermieri da 5 a 3 unità di professori universitari previsto per l’accreditamento dei corsi, e il numero minimo di docenti a tempo indeterminato da 3 a 1 unità. Per compensare la riduzione dei professori infermieri , le università avrebbero dovuto individuare due medici da indicare come personale medico di riferimento coinvolto per ogni corso di laurea in infermieristica.
La riforma che penalizzava gli infermieri non era piaciuto fin da subito a Michele Schinco coordinatore nazionale delle professioni sanitarie Cisl fp, ritenendola gravemente lesiva dei diritti e della crescita professionale degli infermieri, intervenendo prontamente.
Insomma, una vittoria anche del neonato coordinamento nazionale Cisl fp che, assieme ai suoi componenti regionali ha tuonato lo stop contro il ministro. Pertanto diciamo basta al saccheggio della professione infermieristica ai fini di una maggiore tutela dei cittadini e dei colleghi.
A stabilirlo definitivamente è il nuovo decreto del 29 maggio 2020 n. 137 che l’ha modifico, anche su indicazione del segretario nazionale Michele Schinco.
Coordinamento Nazionale professioni sanitarie CISL FP.
Michele Schinco.