Il professionista presta servizio nell’ospedale Giovanni Paolo II. A causa della ridotta presenza di personale socio sanitario e per un tempo relativamente lungo, l’infermiere sarebbe stato costretto a svolgere anche mansioni non proprie ( quelle dell’operatore socio sanitario.)
Ed ecco che arriva la dura condanna per demansionamento anche per l’Asp di Catanzaro che è stata condannata per avere demansionato e potremmo dire fruttato l’infermiere, dirigente sindacale, Fabio Bruschi. A causa della storica carenza di operatori socio sanitari, spiega una nota, Bruschi sarebbe stato costretto a svolgere le mansioni di due profili professionali distinti, quella dell’infermiere e quella dell’Oss.
Il Tribunale del Lavoro di Lamezia Terme ha accertato che «deve ritenersi sussistente nel caso di specie il pregiudizio lamentato dal ricorrente tenuto conto della durata del demansionomento relativamente lungo, della qualità dell’attività lavorativa svolta rispetto alle mansioni di assunzione e del tipo di professionalità coinvolta».
Ad assistere Bruschi, dirigente della Nursing Up, sindacato degli infermieri, l’Avvocato Alessandro Trovato.