Bardati con camici e mascherine sono irriconoscibili. E saranno così le fotografie sui badge, che li ritraggono sorridenti e in borghese, a rivelare ai pazienti i volti – sorridenti – del personale medico e Infermieristico impegnato nei reparti Covid 1 e Covid 2, rispettivamente terapia sub intensiva e pneumologia, dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.
Il progetto – dal titolo “Il volto di chi si cura di noi” – è ideato dal giornalista Riccardo Sepe Visconti e ha trovato l’appoggio dell’Asl Napoli 2 Nord, attraverso il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord. “Ho ritratto i visi di tutti coloro che – costretti ad indossare gli schermanti dispositivi di protezione contro il virus – restano di fatto nascosti sotto gli strati protettivi di tuta, maschera, casco e guanti e, dunque, non possono mostrare la loro identità ai pazienti dei quali quotidianamente si prendono cura. – spiega Sepe Visconti – Spesso le barriere di protezioni sono tali da non consentire di poter capire neppure se ci si trovi al cospetto di una donna o di un uomo. E naturalmente – prosegue – per i pazienti, costretti a lunghi periodi di degenza, anche in isolamento, il non riuscire a riconoscere le persone – con le quali si viene a stretto contatto quotidiano – produce un certo disorientamento”. Di qui l’idea di realizzare dei badge – con il volto dell’operatore sanitario – che, all’interno delle aree covid, il personale indosserà sulla propria tuta per rendersi riconoscibile, e – spiega ancora Sepe Visconti – “così rimettere al proprio posto uno dei tasselli – la riconoscibilità – che la dannatissima pandemia ha violentemente danneggiato in questa sorta di puzzle fragilissimo e sbilenco che è la vita di ciascuno di noi”.
Foto ICity Speciale Health
La
redazione NurseNews eu
Fonte la repubblica