Continuiamo la nostra battaglia per ristabilire la verità e la dignità negata alla professione infermieristica, spesso sfruttata nell’organizzazione dei servizi, e denigrata illegittimamente anche nel rapporto tra professioni.
Una vetusta concezione medicocentrica illegittima che ha deformato persino la realtà legislativa della professione infermieristica,che si è spinta fino ad attuare comportamenti lesivi, facendo credere che l’infermiere fosse un soggetto passivo all’interno dell’organizzazione sanitaria, privo di autonomia e di conoscenze scientifiche,come un subalterno insomma… appiattendolo sempre più verso il basso e relegandolo nell’organizzazione sanitaria e nell’immaginario collettivo ad una figura di poco valore nel processo di cura..
Tali condotte , perpetrate nel tempo per ignoranza o per dolo, oggi fomentate anche attraverso campagne denigratorie su i principali social che hanno finito per svilirne l’immagine anche agli occhi del cittadino, non rispecchiando nè le norme legislative che delineano l’importanza dell’attività professionale infermieristica, autonoma ed intellettuale nel panorama sanitario, né le norme dei rispettivi codici deontologici che ne regolano i rapporti di reciproco rispetto tra professionisti.
Il medico pertanto non deve mai sindacare immotivatamente l’operato svolto in autonomia dall’infermiere,in particolar modo davanti a pazienti e familiari, come spesso accade attraverso anacronistiche consuetudini di comodo.
Nel caso in cui fosse necessario richiamare l’attenzione dell’infermiere o del medico,ciò dovrebbe accadere in ogni caso nel rispetto reciproco e soprattutto nell’interesse primario del paziente,senza andare ad intaccare mai l’autonomia, la dignità e la credibilità professionale e senza deligittimarne così i rispettivi titoli di studio.
Alfio Stiro
Infermiere
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