Proseguiamo il nostro viaggio itinerante alla scoperta dei “nuovi volti” che compongono la squadra di governo (Comitato Centrale) dei prescelti dalla Presidente Mangiacavalli nell’unica lista a maggioranza bulgara denominata “Autori del Futuro”.
Oggi siamo nella capitale Roma
La città eterna, con illustri professionisti alla presidenza dell’OPI poi cooptati nelle liste di maggioranza a far parte del Comitato Centrale della Federazione ex IPASVI oggi Fnopi.
Gennaro Rocco prima, Ausilia Pulimeno (vicepresidente FNOPI uscente) ed ora in lista con “Autori del Futturo” l’attuale presidente Maurizio Zega.
L’Opi di Roma con i suoi 35248 iscritti è l’Ordine delle professioni infermieristiche con più iscritti d’Italia e porta in dote alla prossima squadra di governo circa 70 voti (500 iscritti = 1 voto).
Conosciamo meglio chi è Maurizio Zega
Zega ha un curriculum nutrito. Attualmente è Dirigente delle professioni infermieristiche e Responsabile dell’Unità Operativa Complessa Servizio Infermieristico Tecnico e della Riabilitazione Aziendale (S.I.T.R.A.) del Policlinico A. Gemelli di Roma.
Zega con incarichi da tecnico presso la segreteria del Ministero della Salute è stato per anni coordinatore infermieristico presso il “San Camillo Forlanini” di Roma, infermiere presso Il “San Filippo Neri” vivendo la professione da ogni prospettiva.
Non ci sfugge tuttavia la sua presenza in qualità di testimone resa a favore dell’azienda sanitaria “A. Gemelli” nel processo sul demansionamento infermieristico che ha portato alla condanna della azienda da lui diretta con la sentenza del Tribunale di Roma, I sez. Lavoro, 11 luglio 2019 n. 6954.
Una sentenza che ha riconosciuto il demansionamento infermieristico con un ingente risarcimento danni, non patrimoniale che è stato nell’ordine del 25% dello stipendio medio, ovverosia, 60.000 euro.
Una vittoria dell’AADI nella persona di Mauro Di Fresco.
Auguriamo buon lavoro al dott. Zega Maurizio, che saprà fare dell’esperienza con il “Gemelli” virtù declinandola nel Comitato Centrale della Fnopi
Redazione NurseNews
Fonte Nurse Times