La salute dei nostri cittadini è una cosa seria, non è pensabile che ogni Regione crei le sue figure professionali con percorsi formativi auto deliberati. La delibera del Veneto tende a voler sfruttare la categoria degli OSS affidandogli compiti di cui non hanno titolarità e ruolo giuridico.
La creazione dell’operatore socio sanitario che svolge funzioni infermieristiche “al fine di contrastare la carenza di personale dovuta all’emergenza pandemica” svilisce due ruoli fondamentali per la sanità. Entrambe le figure vanno tutelate e valorizzate rispettando le peculiarità formative e funzionali. La formazione degli OSS andrebbe definita a livello Nazionale e andrebbero creati specifici registri dove inserire OSS riconosciuti, come io stessa ho proposto in una mia interrogazione chiedendo l’adozione di un elenco telematico nazionale e l’attivazione di un percorso formativo omogeneo in tutte le regioni.
La delibera del Veneto crea una figura intermedia che non ha alcun senso se non quello di voler risparmiare e sminuire due professioni. Contestualmente mi aspetto che Zaia introduca uno scudo penale, prendendosi tutte le responsabilità, per eventuali errori commessi dai nuovi OSS.
[Credit Ph: M. Galimberti]
Redazione