COMUNICATO
In questi giorni si vota per il rinnovo del Direttivo Nazionale dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche ma l’OPI di Nuoro si astiene in segno protesta.
L’unica lista in corsa è espressione della dirigenza uscente con la quale siamo in completo disaccordo in merito alla politica adottata verso alcune problematiche di cui si dibatte da anni e che rappresentano il cardine per lo sviluppo e la valorizzazione della nostra Professione. E’ chiaro a tutti quanto fondamentale sia stato e sia tuttora il ruolo dell’infermiere all’interno del SSN in questo lungo periodo di pandemia, motivo per il quale, davamo quasi per scontato che, si potessero finalmente ottenere quei riconoscimenti per cui lottiamo da tanto tempo. Ma proprio in questi ultimi mesi sono stati sferzati dei colpi che potrebbero minare definitivamente il presente e il futuro della Professione. Si auspicava che la Federazione Nazionale prendesse posizione difendendo la categoria con ogni mezzo a sua disposizione e invece cosi non è stato. La manifestazione del 15 ottobre 2020, indetta dai sindacati di categoria, ne è la prova; è stata osteggiata dal Direttivo Nazionale che ha diffidato i vari Ordini Provinciali pronti a sastenere le rivendicazioni degli infermieri. Inoltre, la FN, proponendo prima e abolendo poi il vincolo di esclusività riguardante gli infermieri pubblici e privati solo per la somministrazione dei vaccini, declassa la Professione Infermieristica. Ma gli Infermieri sono forse professionisti di serie B. Li consideriamo Professionisti solo per la campagna vaccinale per poi dimenticarli. Medici, farmacisti e psicologi sono esenti da questo vincolo Ci saremo aspettati che si lottasse per una rimozione definitiva del vincolo di esclusività e mai che fossero proprio i nostri dirigenti nazionali a remare contro. È notizia di questi ultimi giorni invece che la regione Veneto ha proposto di assegnare ad un’altra categoria, gli OSS, alcune delle competenze proprie della nostra professione dopo aver svolto un carso di preparazione. Questo di fatto ci svilisce totalmente perché, vogliamo ricordarlo, si diventa infermieri dopo un percorso formativo universitario, che si conclude con il conseguimento della laurea e non dopo un corso di poche ore. Anche in questo caso, un direttivo che abbia a cuore la Professione che rappresenta, avrebbe dovuto lottare immediatamente per far revocare questa assurda proposta e invece SILENZIO ASSOLUTO. Ci auguriamo che, questo nostro comunicato, possa portare ad una svolta nella Dirigenza Nazionale, con conseguente cambio di rotta nel processo di valorizzazione e di sviluppo della professione infermieristica. Con Osservanza OPI Nuoro