Tutto il personale sanitario e’ stato in prima linea nella fase più acuta della pandemia e, ancora oggi, affronta giornalmente il Covid-19. Nonostante questo, però, il personale dell’Asp di Agrigento non ha ricevuto le somme spettanti come indennità per il rischio di esposizione al virus.
A denunciarlo sono il segretario generale della Cisl Fp per le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna Salvatore Parello e il segretario aziendale Alessandro Farruggia, i quali, con una nota indirizzata alla direzione sanitaria aziendale e al responsabile alle risorse umane dell’azienda hanno chiesto chiarimenti, per l’ennesima volta, sulla destinazione delle somme.
“E’ passato un anno dal primo decreto legislativo del marzo 2020 che stanziava le risorse per i lavoratori – scrivono Parello e Farruggia – e 5 mesi dalla nota assessoriale che destinava gli importi, ma delle somme ad oggi non si hanno notizie nonostante le nostre numerose richieste di chiarimento, alle quali l’Asp è rimasta sempre silente. È noto che il personale sanitario si è adoperato, in prima linea e senza risparmiarsi, per garantire assistenza alla collettività e sembra davvero irrispettoso che lo stesso non abbia ancora ottenuto le gratificazioni economiche previste – continuano -. Tutto ciò premesso, sollecitiamo, per l’ennesima volta, un riscontro immediato rispetto a quanto già disposto dall’Assessorato, quindi, l’immediata erogazione delle quote previste nel rispetto delle fasce individuate, cioè alta intensità, media intensità, bassa intensità. Chiediamo, altresì, di conoscere le somme previste per il personale del comparto e le relative attività inerenti la campagna vaccinale”.Parello e Farruggia, nella loro nota, annunciano che “in mancanza di un sollecito e fattivo riscontro”, il sindacato si vedrà costretto, “a tutela e nell’interesse dei lavoratori, ad adottare le più opportune misure di protesta”.