Dopo il definitivo via libera del Senato, arrivato con 161 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astensioni, e al termine di un iter lungo e complesso, il cosiddetto Ddl Concorrenza è finalmente diventato legge. Nonostante la caduta del Governo Draghi, il provvedimento è giunto dunque in porto, anche per evitare di mettere a rischio i fondi del Pnrr, al qual è collegato. Ora si aprirà la delicata fase della stesura dei decreti attuativi, che saranno in capo al nuovo Esecutivo.
Non mancano importanti misure in materia di sanità. In particolare, cambiano le modalità di selezione dei primari ospedalieri. L’articolo 21 modifica infatti la disciplina sul conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa nell’ambito degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale. Le modifiche concernono: la composizione della commissione che procede alla selezione dei candidati; la soppressione della possibilità di scelta (da parte del direttore generale dell’ente o azienda) di un candidato diverso da quello avente il miglior punteggio; gli elementi da pubblicare sul sito internet dell’ente o azienda prima della nomina.
La selezione sarà effettuata da una commissione composta dal direttore sanitario dell’ente o dell’azienda interessato e da tre direttori di struttura complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire. Costoro saranno individuati tramite sorteggio nell’ambito di un elenco nazionale nominativo, costituito dall’insieme degli elenchi regionali dei direttori di struttura complessa appartenenti ai ruoli regionali del Ssn.