L’annuncio:”Entro aprile partirà il progetto sperimentale dell’Ausl che prevede, per ora per le sole aree di Rimini e Riccione, la nascita di una vera e propria realtà ambulatoriale”
infermieristiche”lo aveva annunciato con largo anticipo, in un’intervista rilascia a RiminiToday lo scorso mese di agosto. Era quasi la vigilia di Ferragosto quando il Pronto soccorso dell’ospedale Infermi si ritrovava costretto a fare straordinari e salti mortali per garantire la tenuta del sistema ricettivo sanitario.
In quell’occasione Colamaria svelò che c’era in atto un progetto in corso per realizzare gli ambulatori da destinare agli infermieri come supporto alle attività di Pronto soccorso. Colamaria anticipò i tempi, fu un precursore: “La direzione infermieristica prosegue con il progetto dell’ambulatorio di supporto ai Pronto soccorso – svelò -. Andrebbe a dare risposte per il 10% degli ingressi ai Ps. In Toscana è un modello che funziona bene da anni, vogliamo essere i primi a inserirlo in Romagna”.
infermieristico operativo all’interno del Pronto Soccorso, al fine di affidare agli infermieri i codici di minore gravità e, in questo modo, alleggerire l’attività ordinaria della medicina d’urgenza”.

E in conclusione la stoccata ai medici: “Non comprendiamo, in tal senso, ma vale solo la pena di accennarlo, l’ennesima presa di posizione di taluni sindacati dei medici che, negli ultimi giorni, di fronte alla nascita di questo ambizioso e lungimirante progetto in terra romagnola, si sono sentiti in dovere, nuovamente, di porre in discussione, nei fatti, il ruolo infermieristico, dando ad intendere che le suddette realtà ambulatoriali, che nascono all’interno di un ospedale, coordinate dagli infermieri della medesima azienda sanitaria”.
Redazione NurseNews.eu