In Veneto mancano gli oss, personale di supporto all’assistenza, richiamati anche i bocciati: così potranno andare in corsia.
«Gli organici delle case di riposo sono in una situazione gravissima»
Dopo l’appello disperato di Venezia alla ricerca di medici dello scorso luglio, il Veneto ha bisogno anche di operatori socio sanitari e di infermieri. Della prima categoria ne mancano ben 3.500 e della seconda 2.000 nelle 351 case di riposo della Regione. Così la giunta regionale ha deciso di recuperare i corsisti già bocciati, permettendogli di rifare l’esame con una sessione di recupero senza che ripetano l’intero ciclo di lezioni. Secondo quanto riferisce Il Gazzettino, ad avanzare la proposta erano state l’assessora regionale alla sanità Manuela Lanzarin ed Elena Donazzan.
Poi hanno ottenuto il via libera dalla direzione risorse umane del Servizio sanitario regionale considerata la «gravissima situazione nella quale versano gli organici delle strutture di assistenza socio sanitaria del territorio regionale», che contano attualmente 32.510 posti letto.
Stanziati 25mila euro
La nuova delibera approvata introduce tre turni di recupero all’anno, gestiti chiaramente da organismi di formazione accreditati. La domanda di partecipazione sarà ammessa purché siano trascorsi al massimo 24 mesi dalla bocciatura. Alla prova di riparazione si potrà partecipare una volta sola. La regione ha stanziato 25.000 euro per questa proposta e per ogni sessione è previsto un contributo pubblico di 1.000 euro fino a 10 iscritti e, al di sopra di questa soglia, di 500 euro ogni 5 partecipanti in più. I candidati dovranno pagare una quota di iscrizione di 100 euro.