Ancora oggi nel 2023 molti colleghi non hanno ben chiaro quali siano le responsabilità nel processo di cura.
Riportiamo la sintesi di quello che molti di noi ancora oggi ERRONEAMENTE pensano faticando a comprendere gli ambiti di autonomia ed i rapporti che si instaurano con le altre professioni:
ES 1.
” L’applicazione del processo terapeutico dell’infermiere come da DM 739/94, pur essendo un’ attività in cui elevate sono le responsabilità professionali, rimane ancora un’ “attività esecutiva” ,dove il potere decisionale della sua attivazione è determinato da un altro professionista, in questo caso il medico”
FALSO
ES.2
“Spesso pensiamo che il nostro contributo autonomo non sia stato ancora sviluppato appieno e che anzi rimanga improvvisato e relegato nei pochi spazi di tempo ritagliati nella pratica clinica quotidiana”.
FALSO
Oggi analizziamo solamente una parte del processo di nursing con l’obiettivo di voler far più chiarezza in merito al tema dell’autonomia professionale nella fase della somministrazione del farmaco, senza alcuna connotazione di critica bensì con spirito costruttivo.
Negli ultimi 30 anni,in relazione alla crescita e all’evoluzione del profilo professionale dell’infermiere,sono state emesse numerose sentenze della cassazione che delineano esaustivamente gli ambiti di autonomia fra le diverse professioni sanitarie.
“Somministrare una terapia non è un atto meramente meccanicistico” afferma la cassazione, in quanto l’infermiere svolge questa importante attività grazie a le competenze acquisite durante il suo percorso formativo di laurea e post laurea che gli permettono di potere valutare lo stato di salute del paziente e la conseguente somministrazione del farmaco.
E’ bene chiarire che il medico riveste una posizione di garanzia nei confronti del paziente ed è tenuto a visitare ed a prescrivere una terapia.
Allo stesso modo L’infermiere è portatore di garanzia nei confronti del paziente ed e’ tenuto a somministrare la terapia prescritta.
Pertanto l’infermiere in autonomia valuta il processo assistenziale attraverso la diagnosi Infermieristica,somministra la terapia prescritta al paziente, programma i piani assistenziali più adeguati, avvalendosi per tale fine anche del personale di supporto il quale svolge un ruolo importantissimo nel processo di nursing in ordine all’assistenza di base.
ln parole meno complesse,il vincolo di somministrazione della terapia da parte dell’infermiere sussiste nei confronti del paziente cosi come il vincolo di prescrizione terapeutica del medico sussiste nei confronti dello stesso assistito.
Erroneamente negli anni ” prescrizione medica del farmaco” vieniva intesa come “comando della somministrazione”.
Il”dare inizio ” ad un processo di cure non significa essere il responsabile di tutto il processo.
Per esempio è come se il medico di base o di pronto soccorso,in qualità di prescrittore iniziale, si definisca responsabile dell’intero processo di cura e dell’operato di tutti gli altri professionisti intervenuti successivamente (es medici specialisti,infermieri, fisioterapisti) negando ad essi l’autonomia e la dignità professionale.
Ed ancora ricordiamo che in materia sanitaria sussistono ambiti di “responsabilità esclusiva” ed ambiti di “responsabilità condivisa” sia in fase di prescrizione che in quella di somministrazione.
Redazione NurseNews