L’Ordine di servizio del 17 agosto è sconcertante.
Il direttore sanitario, con la complicità del dirigente infermieristico, ha stabilito che le cure igieniche a pazienti con infezioni da germi multiresistenti debbano essere effettuate dagli infermieri, durante il turno di notte, perché l’unico O.S.S. disponibile in tutto l’ospedale potrebbe trasferire i germi tra i vari reparti.
Immediata la replica dell’AADI
Nella diffida, l’AADI, contesta che pur di mantenere in servizio un solo O.S.S. per tutto l’ospedale, l’amministrazione obbliga gli infermieri a svolgere le attività igienico-domestico-alberghiere che sono esclusivo appannaggio dell’O.S.S., creando, sistematicamente, un demansionamento deliberato benché illegale.
Tra la scelta di assegnare gli O.S.S. nei vari reparti (cosa legale) e assegnare mansioni O.S.S. agli infermieri (cosa illegale) la A.S.L. ha optato per la scelta illegale, ignorandone le conseguenze e i vincoli di condotta stabilite dall’art. 3 del D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62.
Il fatto che anche il dirigente infermieristico abbia espresso il suo consenso nel regolamentare il demansionamento strutturale, sgomenta e dimostra, in maniera inequivocabile, che il dirigente delle professioni sanitarie è del tutto inutile, se non dannoso, per la categoria infermieristica.
Si contesta fermamente lo sfruttamento della professionalità degli infermieri come merce di scambio della retribuzione e forza lavoro operaia e si ricorda che l’infermiere è un professionista intellettuale che non può essere utilizzato in sostituzione delle figure sociosanitarie di supporto né per operazioni elementari, ripetitive o di manovalanza.
L’AADI invita la A.S.L. perché revochi l’Ordine di servizio e ristabilizzi la legalità delle qualifiche funzionali con avvertenza che, nel caso in cui dovessero pervenire segnalazioni e lamentele connesse al demansionamento coatto, si adiranno le vie legali senza ulteriore preavviso, con aggravio di spese anche in ordine alle sanzioni previste dall’art. 96 C.P.C. e quelle erariali.
Redazione NurseNews.eu
Fonte
AADI – Associazione Avvocatura Infermieristica