Stop alle visite gratuite in guardia medica, la decisione della Regione fa discutere: ecco chi dovrà pagare e quali saranno i costi per le visite dal 24 luglio
I Lombardi sono pronti a fare i conti con un brutto sgambetto sulla sanità, con una Regione che ha deciso di non rendere più gratuito l’accesso in guardia medica a tutti quei cittadini che non risultano essere domiciliati nel Comune in cui si fa richiesta di visita. Parliamo della Lombardia, con la decisione che è diventata ufficiale ed effettiva a partire dal 24 luglio 2023 da quando, per tutti i domiciliati e non residenti sul territorio, è stato richiesto il pagamento della visita in ambulatorio che soltanto qualche giorno fa era gratuita per tutti. Ma perché questa decisione e soprattutto quanto costerà farsi visitare in guardia medica?
Guardia medica, quanto costerà
Tutti i non residenti sul territorio saranno chiamati a pagare la visita in guardia medica. Una decisione che è resa effettiva dal 24 luglio, giorno in cui tutte le visite, quelle in ambulatorio e anche quelle a domicilio, dovranno essere pagate da tutti coloro che risultano soltanto essere domiciliati nella Regione.
Un vero e proprio sgambetto in uno dei territori con il più alto tasso di fuorisede che, chi per un motivo e chi per un altro, mantiene ancora la residenza presso la casa dei genitori in un’altra Regione. E dunque studenti e lavoratori in trasferta, ma anche vacanzieri, dovranno mettere mano al portafogli in caso di necessità, con la visita in guardia medica che ora dovrà essere pagata.
La decisione è arrivata dopo trattative durate anni, con un contenzioso tra sindacati, Regione e Ats in cui i primi chiedevano maggiori tutele e i secondi avevano proposto l‘aumento della tariffa oraria ai lavoratori per evitare un aumento dei costi a carico dei cittadini iscritti a un sistema sanitario di un’altra Regione. Ma dopo vari tira e molla è arrivata la decisione e dal 24 luglio si è dato il via ai pagamenti.
Come evitare la tassa per la visita
Ma a dir la verità ci sarebbe anche un modo per “aggirare” il pagamento. E a fornire questa modalità è direttamente l’Ats che tramite il proprio sito spiega come evitare di spendere i 20 o i 35 euro per la visita in guardia medica o a domicilio.
Ai cittadini iscritti a un altro sistema sanitario regionale, o che non che non hanno nessuna iscrizione, infatti, è consigliato di richiedere gratuitamente l’inserimento temporaneo al Servizio sanitario regionale e scegliere un medico di base di riferimento. Se si sceglie di pagare, resta comunque la possibilità di chiedere il rimborso alla propria regione di residenza
I rischi della decisione
Quella della guardia medica a pagamento in Lombardia però potrebbe portare a numerosi problemi. Su tutti, riportano i giornali locali, quella di un vero e proprio intasamento del Pronto Soccorso anche per questioni di salute meno gravi o impellenti.
L’introduzione delle visite a pagamento rischia infatti di far convergere persone di origine straniera, studenti e lavoratori fuori sede nelle sale d’attesa degli ospedali dove ci si può far visitare ancora gratuitamente, ma solo dopo tempi di attesa che sono già lunghi.