Emergono novità sugli aumenti degli stipendi di medici e infermieri: oltre ai minimi e alle indennità, infatti, il governo starebbe per introdurre una flat tax del 15% su straordinario ed extraorario. Le risorse che, a più riprese, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha richiesto – pari a quattro miliardi di euro – troverebbero quindi collocazione nella detassazione del lavoro extra di infermieri e camici bianchi, oltre a fissare gli aumenti degli stipendi derivanti dal rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021, alle prese con gli ultimi tavoli all’Aran.
Proprio il 20 settembre è atteso il confronto che potrebbe essere quello conclusivo, prima della firma. Il comparto della Sanità andrebbe ad aggiungersi ad altri settori della Pubblica amministrazione che sono arrivati alla sigla definitiva, come ad esempio la scuola.
Infanto, i soldi che dovrebbero aumentare il Fondo sanitario di tre o quattro miliardi di euro, potrebbero arrivare, almeno in parte, dalla tassazione dei giochi on line, come accettato dallo stesso ministro Schillaci. La proposta arriva dal senatore Franco Zaffini di Fratelli d’Italia.
Nella legge di Bilancio 2024, inoltre, si proverà a chiudere la questione dei payback sui dispositivi medici del passato. Servirebbero fondi per un miliardo di euro, ma anche risolvere la situazione trovando coperture per il futuro. In particolare, si stima un tetto di spesa in crescita del 7 per cento, rispetto al precedente 4,4 per cento.
ecco le indennità che potrebbero essere incrementate
Non si tratterebbe dell’unico aumento che sarebbe previsto per incentivare sia i medici che gli infermieri a rimanere nella Sanità pubblica e a non cedere alla tentazione delle strutture private e dell’estero. Infatti, si dovrebbe arrivare anche a un aumento importante del costo orario dello straordinario, che arriverebbe a 80 euro lordi per i medici e a 50 euro lordi per gli infermieri. Sono questi gli importi che erano stati ipotizzati già due anni fa, in piena pandemia, per il recupero delle liste d’attesa dopo il blocco del primo anno di pandemia.
Detassazione indennità infermieristica e raddoppio dell’importo
Per medici e infermieri potrebbero arrivare, inoltre, nuovi incrementi delle buste paga dal ritocco delle indennità. Per i medici si tratterebbe di detassare l’indennità di esclusività (che lega i camici bianchi al Servizio sanitario nazionale) e che, secondo le stime, viene pagata mensilmente per un importo di quattro volte superiore a quello dell’indennità che percepiscono gli infermieri. Nel cedolino di questi ultimi, l’indennità di specificità è pari a 70 euro mensili: la categoria punta almeno a raddoppiarne l’importo.