La ricetta del ministro della Salute per colmare le carenze d’organico: stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati, dal punto di vista sanitario e della conoscenza della nostra lingua. L’India ha già chiuso protocolli con il Giappone e gli Usa. Hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti.
“Gli infermieri mancano in tutta Europa. Per questo stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati, dal punto di vista sanitario e della conoscenza della nostra lingua. Penso ad esempio all’India. Ha già chiuso protocolli con il Giappone e gli Usa. Hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti”. Lo ha detto in un’intervista con la Repubblica, il ministro della Sanità Orazio Schillaci. Per i medici, invece, “la loro carenza è diversa. È mirata, nel senso che riguarda alcune specializzazioni che non sono attrattive, come il pronto soccorso. Abbiamo inserito in un Decreto, il 34, misure per rendere quel lavoro più remunerativo e meno pesante”. Per Schillaci, è possibile salvare il sistema pubblico “se paghiamo meglio i professionisti e se lo rivalutiamo. La qualità della nostra sanità è ottima, come quella della formazione. Equando si va in ospedale si viene curati bene. Questo è indubbio”. Per quanto riguarda invece il Pnrr: “Vorrei dare più soldi al personale ma la filosofia del Pnrr è quella di investire sulle strutture, le modifiche sono molto difficili. Vedremo, comunque, se riusciremo a ricavare anche una piccola quota per i professionisti della sanità”.
La Corte dei Conti ha ufficializzato una carenza di ben 65.000 infermieri nel nostro paese, mentre il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) indica la necessità di almeno altri 20.000 infermieri per coprire le esigenze di assistenza infermieristica di base nelle famiglie e nelle comunità senza considerare il personale ospedaliero.
Con 10.000 pensionamenti annui che raddoppieranno a partire dal 2029, il ministro Schillaci per frenare l’emorraggia pensa a potenziali accordi con paesi in via di sviluppo come l’India, mentre 30.000 infermieri ITALIANI hanno già cercato opportunità ALL’ESTERO nei paesi della comunità europea,con perdite continue di oltre 3.000 professionisti ogni anno.
Redazione NurseNews.eu