Palestina contro Israele, Israele contro Palestina, una guerra mai sopita dal 1920, guerra per l’indipendenza la chiamano, la stessa indipendenza che a causa di una politica scellerata viene negata da decenni ai civili che quella zona la vivono giorno dopo giorno, purtroppo ad essere negata non è solo l’ indipendenza, ma uno dei diritti fondamentali dell’uomo, il diritto alla vita, e questo lo sanno bene anche i volontari di medici senza frontiere (MsF) che lavorano da giorni in maniera incessante al fine di garantire assistenza ospedaliera e la distribuzione di forniture mediche provenienti da tutte le parti del mondo, la centrale operativa è l’ospedale di AL-AWDA , un altra clinica è stata allestita al centro di GAZA, ci sono poi l’ HINDONESIAN OSPITAL ed il NASSER HOSPITAL gestiti sempre da medici senza frontiere che sono stati colpiti da bombardamenti aerei che sono costati la vita ad un infermiere ed un autista di ambulanza.
Gli interventi chirurgici si succedono a ritmi serrati, non esistono distinzioni, donne, uomini, bambini, come testimoniano le parole di Leo Cans capomissione di MsF “Qualche giorno fa abbiamo ricevuto nel nostro ospedale un ragazzo di 13 anni il cui corpo era quasi completamente ustionato, dopo che una bomba è caduta vicino alla sua abitazione e ha innescato un incendio. È molto difficile trattare casi come questi nelle condizioni in cui ci troviamo a operare. E quando sono coinvolti dei bambini è molto difficile da accettare”.
La situazione è disperata, centinaia sono i feriti ma non si riesce a spostarli perchè le ambulanze vengono bombardate ad ogni minimo spostamento
Siamo sicuri che le parole guerra ed indipendenza possano essere affiancate con così tanta leggerezza?