Negli ospedali laziali con carenza di personale, stanno per essere introdotte squadre di infermieri fornite da società esterne per coprire i turni nei reparti. Questa mossa segue l’approccio precedentemente adottato con i medici, che venivano ingaggiati a turno. In questo caso, gli infermieri saranno forniti come un pacchetto completo, e verranno integrati temporaneamente nell’organico dell’Asl Roma 4. Questa decisione è stata presa per consentire l’apertura imminente di due reparti: una Terapia Intensiva e sub-intensiva con 12 posti letto e una Medicina di Emergenza-Urgenza con 10 posti letto, collegata al Pronto Soccorso di Civitavecchia.
Questo contratto di esternalizzazione sarà in vigore fino a quando saranno effettuate le assunzioni previste nei concorsi, coordinati dall’Asl Roma 2 come azienda capofila per 271 posti (di cui 25 riservati all’Asl Roma 4) e dal policlinico Tor Vergata.
Tuttavia, i tempi previsti risultano essere troppo lunghi per le esigenze dell’Asl. Di conseguenza, con l’obiettivo di attivare i nuovi reparti in tempi più brevi, l’Asl ha deciso di indire una gara comunitaria aperta. Questo appalto avrà una durata di un anno e un importo a base di gara di 2 milioni di euro, suddiviso in un milione e 600 mila euro per i servizi infermieristici e 400 mila euro per i servizi socio-sanitari.
La società che vincerà l’appalto dovrà garantire le prestazioni richieste con il proprio personale, fornendo un totale di 7 infermieri al mattino, 7 al pomeriggio e 6 di notte, pari a un totale di 57.305 ore l’anno. Inoltre, saranno necessari 2 operatori socio-sanitari (Oss) al mattino, 2 al pomeriggio e 2 di notte, corrispondenti a 17.520 ore l’anno. Queste ore dovranno essere erogate in modo autonomo dall’azienda aggiudicataria.
Va notato che l’Asl Roma 4 non è l’unica azienda che soffre di carenza di infermieri. Al San Camillo, ad esempio, mancano 285 infermieri, secondo quanto afferma il sindacato . Gli straordinari, le limitazioni nell’organizzazione del servizio e la ridotta assistenza stanno mettendo in crisi i lavoratori, e il sindacato chiede soluzioni rapide per affrontare questa situazione.
Al San Camillo, che ha appena ottenuto in «prestito» per un anno 11 infermieri dallo Spallanzani, ne verranno assegnati altri 30 dal maxi-concorso dell’Asl Roma 2. Ma a chiedere il «soccorso» dell’Istituto nazionale malattie infettive sono state altre 2 aziende: l’Asl Roma 3 ha chiesto 30 infermieri in prestito «per la durata di un anno». Ma dallo Spallanzani si sono resi disponibili solo 8 infermieri per il trasloco al Grassi di Ostia. Anche il Sant’Andrea ha chiesto all’istituto una «assegnazione temporanea di 20 unità di personale infermieristico», però solo in 7 hanno dato la disponibilità al trasferimento nel nosocomio di Via di Grottarossa. Quindi, in attesa dei concorsi, il costoso ricorso agli infermieri a pacchetto completo potrebbe essere mutuato anche da altre aziende, come già avvenuto per i medici gettonisti. In almeno 5 delle 10 Asl del Lazio, infatti, il ricorso ai salati «noleggi» dei medici esterni a gettone orario andrà avanti per un altro anno. Sono 5 gli appalti annuali aggiudicati negli ultimi 5 mesi che andranno avanti per gran parte del 2024 con una spesa complessiva di 8 milioni e 424 mila euro per le coperture dei turni nei Pronto Soccorso di Asl Roma 3, 5, Frosinone, Viterbo e Latina.