Mangiare cibo di stagione è meglio per il nostro benessere, ma anche per quello del pianeta.
Questi alimenti tendono infatti a ridurre i costi di produzione e di trasporto, oltre a essere più freschi e a racchiudere più sostanze nutritive. La natura ha dato tempo a ogni frutto e a ogni ortaggio per un buon motivo. Anzi, più di uno:
Comprare cibo di stagione significa risparmiare. Sì, perché quello che nasce dalla terra, senza l’aiuto di serre a temperatura e irrigazione controllata, ha meno costi sulle spalle. Inoltre, preferire frutta e verdura prodotta a km zero fa risparmiare anche in termini di trasporto.
I frutti e gli ortaggi coltivati seguendo i ritmi naturali di maturazione hanno maggiori proprietà nutritive rispetto a ciò che matura fuori dal ciclo di vita ideale. Inoltre, il nostro organismo è più predisposto ad assimilare proprio quelle sostanze in quel preciso momento dell’anno. La natura ci offre quello che ci serve al momento giusto, basta saperne approfittare.
Far maturare qualsiasi tipo di frutta o di ortaggio in tutti i periodi dell’anno richiede moltissima acqua ed energia. Servono grandi serre illuminate e riscaldate per creare il microclima ideale alla crescita di questi vegetali. Se si acquistano frutta e verdura d’importazione si aggiungono anche le emissioni di anidride carbonica legate al trasporto. Tutti elementi che peggiorano il già grave problema del riscaldamento climatico.
Mangiare un mandarino a dicembre e farlo ad agosto ti darà due esperienze gustative completamente diverse. Rispettare i tempi di madre natura è quindi sempre una buonissima idea, anche per il palato.
“Imparare a mangiare ingredienti di stagione, prodotti in modo sostenibile è sempre più importante per il rispetto del tuo benessere e di quello del pianeta”.