La Regione Umbria ha previsto circa 500 stabilizzazioni, nel giro di un anno, di personale medico sanitario e autisti del servizio 118 che hanno prestato servizio durante la crisi sanitaria da Covid. Si tratta di una ulteriore conferma dell’impegno profuso fin dal 2020 attraverso l’avvio di una campagna di assunzioni mai messa in atto prima dai governi regionali di sinistra”: il capogruppo regionale della Lega Umbria, Stefano Pastorelli, esprime “soddisfazione per il lavoro svolto dalla Giunta regionale e in particolare dall’assessore Luca Coletto, che permetterà alle Aziende sanitarie di contare su professionalità con esperienza”. “Il provvedimento adottato – spiega – non va solo inquadrato nell’ottica di un riconoscimento per il contributo straordinario che questi professionisti hanno fornito in prima linea, mettendo a rischio la propria salute per garantire il benessere dei pazienti e offrendo un servizio essenziale durante un periodo di emergenza senza precedenti, la stabilizzazione di queste figure cruciali rappresenta un ulteriore passo in avanti verso il rafforzamento del sistema sanitario regionale”. “Già nello scorso mese di luglio – ricorda Pastorelli in una nota – le due Aziende sanitarie dell’Umbria avevano disposto la stabilizzazione del personale precario. L’Usl Umbria 1 ha provveduto a stabilizzare 137 dipendenti (infermieri, operatori socio-sanitari, medici, tecnici e specialisti) che avevano prestato la loro opera durante la crisi dovuta alla pandemia da Covid. Parallelamente la direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 aveva disposto un robusto piano di stabilizzazioni con assunzioni a tempo indeterminato di 129 professionisti della salute (operatori socio sanitari, infermieri, audiometristi, assistenti sociali, ostetriche). Si conferma dunque la linea della Regione già avviata nel 2020 con il potenziamento del personale del sistema sanitario regionale attraverso l’assunzione e la stabilizzazione a tempo indeterminato di oltre 1.000 unità complessive, mentre nel 2021 le azioni di reclutamento (a tempo indeterminato e determinato) sono state più di 1.500. Si tratta di un’azione concreta rispetto alle esigenze di personale medico sanitario e autisti del servizio 118, mai messa in campo prima dai governi regionali di sinistra e rappresenta una risposta forte alle esigenze della popolazione anche nell’ottica del potenziamento delle case e degli ospedali di comunità e per rendere i servizi territoriali sempre più efficienti e capillari”.
Redazione Nurse News
Ansa.it