Il See and Treat nasce in Inghilterra per rispondere al sovraffollamento dei Pronto soccorso. In Italia è stato strutturato in maniera organica dalla regione Toscana che, con una serie di atti normativi tra cui la Delibera n. 958 del 17 Dicembre 2007, ne ha definito le caratteristiche e gli ambiti di utilizzo.
Questi percorsi mirano a migliorare l’efficienza e l’accessibilità ai servizi sanitari per i pazienti, soprattutto per quelli con urgenze minori. Il ‘See and treat’ permette di fornire assistenza immediata per problemi minori, riducendo i tempi di attesa, mentre il ‘Fast track’ indirizza rapidamente i pazienti alle cure specialistiche adeguate. In sintesi, sono stati sviluppati per ottimizzare la gestione delle urgenze, migliorare la qualità dell’assistenza e ridurre i ritardi nei pronto soccorso.
La riduzione dei costi è una delle motivazioni importanti per l’attivazione di percorsi come ‘See and treat’ e ‘Fast track’. Questi percorsi permettono di concentrare le risorse e l’attenzione su pazienti con urgenze maggiori nei pronto soccorso, riducendo il costo associato al trattamento di urgenze minori che potrebbero essere gestite in modo più efficiente senza procedure complesse. Non solo né beneficia il sistema sanitario, ma può anche contribuire a un uso più razionale delle risorse finanziarie nel settore.
Nei principali pronto soccorsi Siciliani spesso si registra un alto afflusso di pazienti, generando notevoli ritardi sia nelle cure che nell’assistenza, specialmente per urgenze di minore gravità. Per affrontare questa situazione, molte regioni italiane hanno adottato il sistema ‘See and treat’ (‘Vedi e tratta’). Questo approccio prevede due percorsi distinti all’interno del pronto soccorso: uno dedicato ai casi gravi e un altro riservato alle urgenze minori, come piccole ferite, abrasioni, contusioni, punture di insetti, ustioni di primo grado, patologie dermatologiche di lieve entità, traumi contusivi minori e rino-congiuntiviti. Tale approccio mira a ridurre i tempi di attesa e il sopraffollamento
Per garantire un funzionamento efficiente, il servizio ‘See and treat’ dispone di una zona appositamente allestita, di solito nelle vicinanze del pronto soccorso, e di personale dedicato. Quando i pazienti accedono a ‘See and treat’, vengono accolti direttamente dal primo operatore disponibile medico o infermiere,che gestisce autonomamente tutte le fasi necessarie fino al completamento del trattamento. Inoltre, è stato istituito il percorso ‘Fast track’, che consente all’infermiere di triage, valutando il bisogno di assistenza del paziente, di indirizzarlo direttamente in consulenza dallo specialista competente in caso di patologie minori che richiedono l’attenzione di un singolo specialista.
Sembra che qualche Regioni e/o aziende sanitarie Italiane non abbiano ben compreso il valore di tali percorsi poiché i reparti ospedalieri che attuano effettivamente ‘See and treat’ e ‘Fast track’ sono limitati e distribuiti in modo disomogeneo su tutto il territorio Italiano.
In Sicilia, sembra che questi modelli non siano mai stati completamente presi in considerazione ,forse poco conosciuti a causa delle resistenze di alcuni medici.
La situazione nell’Asl Toscana Sud-Est presenta due realtà: ad Arezzo, al momento, è attivo il ‘Fast track’ per specialità come oculistica, otorinolaringoiatria, ostetricia e ginecologia, pediatria e ortopedia, con alcune decine di persone formate. Nel Grossetano, invece, il ‘See and treat’ è operativo in tutti i presidi, sebbene con un numero limitato di infermieri, ma sono stati ripresi i corsi di formazione. A Le Scotte di Siena, solo il 30% dei casi (circa mille in dieci mesi) viene trattato, con percorsi funzionanti come ‘fast track’ nelle specialità dermatologica, oculistica, otorinolaringoiatria e ginecologia.
Nell’Asl Toscana Nord-Ovest, la situazione varia nei diversi ospedali. A Livorno e Castelnuovo Garfagnana, al momento, non sono attivi percorsi di alcun tipo. Tuttavia, a Lucca e Viareggio sono in funzione sia ‘See and treat’ che ‘Fast track’. Nell’azienda ospedaliero-universitaria pisana, sono presenti percorsi per i reparti di oculistica, otorinolaringoiatria e dermatologia, mentre ‘See and treat’ ha coinvolto una ventina di casi.
Pertanto facciamo un appello all’Assessore alla Salute Volo e al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani affinché la Sicilia assuma un ruolo di leadership in Italia e investa al più presto nei percorsi”See and treat” e “fast track”, capaci significativamente di ridurre i tempi di attesa nei pronto soccorso siciliani e al tempo stesso riconoscere e valorizzare il lavoro degli infermieri .
Siamo convinti che sia il ‘See and treat’ che il ‘Fast track’ possano contribuire, oltre a ridurre i tempi di attesa e a migliorare i percorsi nei pronto soccorsi anche a valorizzare il lavoro degli infermieri Siciliani.
Alfio Stiro
Redazione NurseNews.eu