Il 27 marzo del 2016, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, un infermiere originario di Salemi fu vittima di un brutale attacco. Alle spalle, fu sorpreso da un uomo non identificato che lo colpì ripetutamente, facendolo collassare al suolo privo di sensi. In quella circostanza, l’infermiere rimase in prognosi riservata per 24 ore e venne trasportato in sala Shock Room in codice rosso, sottoposto alle cure del medico di turno.
“Paziente con trauma cranico commotivo ed escoriazione multiple al capo, al volto, al collo e al torace – fu scritto nel referto -. Prognosi di giorni 30, salvo complicazioni”. Una storia che nei giorni scorsi ha vissuto l’ultimo capitolo. L’Azienda ospedaliera, infatti, è stata condannata in sede civile a risarcire l’infermiere per i danni fisici permanenti subiti.