Si discute sulla seguente proposta: garantire pensioni di vecchiaia senza penalizzazioni per tutti, non limitandosi al settore sanitario. Inoltre, si sta valutando un ulteriore meccanismo di tutela per medici, infermieri e il comparto sanitario, al fine di ridurre le penalizzazioni avvicinandosi all’età pensionabile. Tuttavia, i sindacati, con Landini della Cgil che afferma “La manovra resta sbagliata, il governo non cambia nulla”, Bombardieri dell’Uil che dichiara “L’esecutivo conferma la manovra, rimanendo insensibile alle piazze”, e Sbarra della Cisl che sostiene “Si sono impegnati su modifiche per le pensioni”, esprimono preoccupazione e disaccordo.
Si ragiona sul seguente schema: pensioni di vecchiaia senza penalizzazioni «per tutti, non solo per il comparto sanità». E per medici, infermieri e il comparto sanitario «un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia» che però, ha aggiunto il presidente del Consiglio, si sta ancora «valutando». La reazione dei sindacati con Landini (Cgil): «Manovra resta sbagliata, governo non cambia nulla». Bombardieri (Uil): «Esecutivo conferma manovra, insensibile a piazze». Sbarra (Cisl): «Si sono impegnati su modifiche per le pensioni»
Il governo rivedrà la norma che nella legge di bilancio taglia le aliquote di rendimento delle pensioni di diverse categorie di dipendenti pubblici. È quanto emerso dall’incontro tra governo e sindacati a palazzo Chigi, durato oltre tre ore, che avevano contestato l’articolo 33 della manovra.
In particolare, secondo quanto spiegato dalla premier Giorgia Meloni nel corso dell’incontro, si ragiona sul seguente schema: pensioni di vecchiaia senza penalizzazioni «per tutti, non solo per il comparto sanità». E per medici, infermieri e il comparto sanitario «un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia» che però, ha aggiunto il presidente del Consiglio, si sta ancora «valutando». L’esecutivo, ha garantito Meloni, è al lavoro per «risolvere e correggere», modificando la misura «nel migliore dei modi».