Prese a pugni un’infermiera nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo e le danneggiò cinque denti: patteggia la pena e ottiene i domiciliari. Si è chiuso con un patteggiamento il processo di primo grado per Romeo Franco Ferraiuolo, 39enne di Castellammare di Stabia, accusato di lesioni gravissime ai danni di personale sanitario.
Ferraiuolo – assistito dall’avvocato Giuliano Sorrentino – ha patteggiato una pena di tre anni e mezzo, ottenendo dal gip del tribunale di Torre Annunziata Mariaconcetta Criscuolo gli arresti domiciliari con permesso di uscire al mattino per lavorare. A giudizio insieme a lui anche la sorella 43enne, lei difesa dall’avvocato Francesca D’Annunzio, che ha patteggiato due anni con pena sospesa. La donna è accusata a sua volta di aver strattonato un’altra infermiera in quelle fasi drammatiche.
due sono accusati di aver aggredito due sorelle infermiere del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia lo scorso 3 gennaio, come ricostruito nel corso delle indagini condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Castellammare (agli ordini della dirigente Amalia Sorrentino) e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituto Ugo Spagna). Ferraiuolo, ultras della Juve Stabia con alcuni precedenti come tombarolo e un Daspo, fu subito individuato e arrestato. Le due infermiere stabiesi, assistite dagli avvocati Adriano Cafiero ed Enrica Visconti, chiederanno i danni in sede civile, come ha chiesto anche l’Asl Napoli 3 Sud.