I dati sull’aumento dei casi di cancro all’intestino tra i giovani hanno lasciato perplessi i medici di tutto il mondo: la diagnosi del tumore (che solitamente emerge in età avanzata) è aumentata, negli ultimi 30 anni, addirittura del 50% nella fascia d’età tra i 20 e i 40 anni. Ora due dei massimi esperti mondiali hanno rivelato una nuova teoria che potrebbe spiegare la tendenza.
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L’ipotesi degli esperti: il ruolo di un’infezione infantile
Il tumore all’intestino sembra interessare sempre più anche i giovani tra i 20 e i 40 anni. I fattori contribuenti a questa tendenza sono probabilmente di diverso tipo, ma i massimi specialisti hanno suggerito – segnala il Daily Mail – che una comune infezione infantile potrebbe essere in parte responsabile. Quale sarebbe? Si tratterebbe di un tipo specifico di batterio Escherichia coli contratto durante l’infanzia, che potrebbe «contribuire almeno ad alcuni dei processi scatenanti del cancro» secondo il parere del dottore Charles Swanton, primario del Cancer Research UK.
Anche l’oncologa Kimmie Ng, specialista statunitense nel cancro colorettale a esordio precoce, ha osservato che molti dei suoi casi giovanili riguardano in realtà i bambini.
Dunque l’infezione avverrebbe in un momento «molto precoce» nella vita di una persona.
La dottoressa ha aggiunto che anche il cancro alla tiroide è in aumento tra i giovani, così come il cancro ai reni.
Il batterio interessa 1 persona su 5
Il tipo di Escherichia coli individuato dagli esperti è un ceppo specifico noto come PKS-positivo. Lo sviluppo dell’infezione non sarebbe collegato a intossicazioni alimentari, ma si ritiene che si sviluppi attraverso l’interazione del batterio con i microbi presenti nel nostro intestino.
Gli scienziati non sono del tutto certi di come si contragga l’infezione da Escherichia coli PKS-positivo, ma uno studio del 2022 pubblicato sulla rivista Nature – continua il Daily Mail – ha rilevato un’associazione tra la presenza del batterio nei tumori del colon-retto e la dieta, che potrebbe aumentare il rischio di cancro intestinale dopo aver contratto l’infezione da Escherichia Coli, anche se non tutti gli esperti sono d’accordo con questa teoria.
Il batterio, inoltre, entrerebbe in contatto in 1 persona su 5 nell’arco della vita secondo uno studio del 2023 pubblicato sulla rivista Life Sciences.
La dieta? Forse non è un fattore determinante
Le cattive abitudini sono spesso ritenute responsabili dell’aumento dei casi di cancro intestinale. Una dieta squilibrata, il fumo e l’obesità sicuramente non aiutano l’organismo a evitare lo sviluppo di tumori. Tuttavia, gli esperti affermano che, in questo caso, il fattore determinante potrebbe essere un altro.
La dottoressa Ng informa infatti che molti dei suoi pazienti sono giovani e in forma, e spesso conducono uno stile di vita sano e attivo. Addirittura molti sarebbero «triatleti e maratoneti, quindi è davvero sconcertante – dice la dottoressa». «L’ipotesi che in molti avanzano è cl’incidenza dei tumori dell’apparato digerente sia in aumento perché legata all’obesità come fattore di rischio. Ma – conclude – personalmente non ho riscontrato questo nei pazienti di cui mi sono presa cura».
Anche il dottor Swanton ha affermato che, sebbene molti studi scientifici sostengano che l’obesità sia un importante fattore di rischio per il cancro del colon-retto a esordio precoce, lui non è di questa idea. Si è infatti trovato d’accordo con le affermazioni della dottoressa. «La mia impressione, almeno dal punto di vista clinico – diceva , è che questa argomentazione non sempre dia i suoi frutti e che molti di questi tumori ad esordio precoce siano associati a individui che non sono obesi o in sovrappeso».