“Corteo a Pavia fino a raggiungere via Flarer, sede dell’Ordine provinciale. La preoccupazione: l’arrivo di assistenti in grado di somministrare terapie senza la supervisione costante degli infermieri.”
“In piazza per difendere la loro professione e la nostra salute. Ieri mattina, un centinaio di infermieri hanno manifestato per le vie di Pavia, partendo da piazza della Vittoria fino a via Flarer, sede dell’Ordine provinciale degli infermieri. Non è stata una scelta casuale quella di arrivare in via Flarer: vogliono difendere una professione che, negli ultimi tempi, sembra perdere appeal tra le nuove generazioni. ‘Eppure, è una professione nobile’, sottolinea Andrea Bellingeri, infermiere del San Matteo specializzato in wound care e organizzatore della manifestazione. ‘Con un significativo ritorno sociale. I giovani dovrebbero riscoprirla.’ Tuttavia, chi è già formato, a causa dell’organizzazione del lavoro e stipendi talvolta insufficienti, tende ad abbandonare le strutture pubbliche per intraprendere la libera professione.”
“Nelle nostre strutture sanitarie c’è un’enorme difficoltà a reclutare personale ma per tamponare le carenze di professionisti stanno uscendo normative che ci preoccupano perché con pochissime ore di formazione si promuovono sul campo operatori ai quali vengono delegati non gli atti assistenziali come sarebbe corretto, ma anche la somministrazione di terapie”.
“La figura che preoccupa gli infermieri è quella dell’assistente, un operatore sociosanitario incaricato di fornire assistenza diretta di tipo sanitario, oltre a supporto gestionale, organizzativo e formativo. ‘Meno infermieri, più morti’, recitavano alcune magliette dei manifestanti. ‘Queste misure comportano notevoli rischi per i cittadini’, continua Bellingeri. ‘Da ricerche scientifiche pubblicate anche la scorsa settimana, su 200.000 casi analizzati, emerge che una diminuzione della qualità della formazione del personale sanitario porta a un aumento delle degenze, delle complicanze, dei decubiti e dei decessi. Non possiamo permettere che la qualità assistenziale nelle unità operative diminuisca drasticamente, specialmente quando si tratta di delegare la somministrazione delle terapie quasi senza alcun controllo. È difficile sopportare la situazione che attualmente regna nelle nostre strutture. Vogliamo sensibilizzare la popolazione su queste problematiche.’
“Il documento consegnato dai manifestanti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) richiede di fungere da tramite con la Federazione e le organizzazioni sindacali. Nel frattempo, alcuni propongono un ricorso al Tar per bloccare l’istituzione della figura dell’assistente infermiere, ritenuta non normata a livello europeo. Secondo loro, solo ‘coloro che hanno conseguito un titolo accademico attraverso un percorso di studi uniforme nei Paesi dell’Unione Europea’ possono essere definiti infermieri.”
Redazione
Fonte Il Giorno.it