“A medici e operatori sanitari vogliamo dire che siamo intenzionati a riconoscere molto di più quello che fanno ogni giorno”. È questo il messaggio che ha lanciato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, presentando il progetto sostenuto dal candidato di centrosinistra alle prossime elezioni regionali di novembre, Michele de Pascale, per stanziare un miliardo di euro all’anno a favore degli infermieri. Una proposta che tiene conto di due dati: negli ultimi tre anni oltre 15mila infermieri hanno scelto di lasciare l’Italia per andare a lavorare all’estero, di cui un migliaio in Emilia-Romagna, a cui si sommano gli alti tassi di abbandono del corso di laurea in Infermieristica, che riguarda circa 6mila studenti all’anno.
Al momento si tratta di una proposta politica, che potrebbe però, con la prossima legislatura regionale, essere trasformata in una proposta di legge formale di iniziativa regionale da proporre all’Assemblea Legislativa affinché sia approvata e inviata al Parlamento.
La proposta di Donini e de Pascale si basa, in realtà, su due pilastri: da una parte un miliardo di euro in più ogni anno di incentivi per avvicinare i salari dei nostri infermieri alla media europea; dall’altra l’attivazione di un nuovo corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche ad indirizzo clinico.
“Se mancano decine di migliaia di infermieri – spiega Donini attraverso i social -, se altrettanti scappano all’estero, ci sono dei motivi. E la politica ha due compiti: 1) capire quali sono ascoltando i professionisti, 2) proporre soluzioni realistiche e lungo termine per risolverli. La risposta non può essere ‘assumiamo infermieri stranieri’. Questo può andar bene per tamponare un’emergenza, ma dobbiamo anche pensare a soluzioni sistemiche che rilancino l’attrattività della professione”.
Sulla proposta Donini fa sapere che è già stata registrata “una prima disponibilità del ministro Orazio Schillaci”. Al ministro “questa volta chiediamo di andare fino in fondo, anche con le risorse finanziarie necessarie, perché di parole ne abbiamo sentite anche troppe, ma i fatti non si sono mai visti”. Perché, mette in chiaro Donini, “non c’è tempo da perdere. In Italia mancano 65mila infermieri, di cui 4mila in Emilia-Romagna. Se non si interviene, nel nostro Paese ne mancheranno 100mila nei prossimi 10 anni”.