Il 7 novembre 2024, Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Biologi, ha affermato in un’intervista a Rai “Buongiorno regione” che la biologia, una scienza giovane, ha il potenziale per migliorare la nostra vita, grazie all’uso di nuovi strumenti come l’intelligenza artificiale.
L’intervento si è concentrato sui laboratori di analisi del futuro. Rispondendo alla domanda su come stia cambiando il lavoro dei biologi, D’Anna ha affermato che “in biologia, scienza giovane, il futuro è già presente”, non solo grazie all’intelligenza artificiale. “La biologia apre nuove strade di conoscenza e prospettive che offrono risposte non solo per la cura di patologie gravi, ma anche per la diagnosi precoce delle malattie.” Ha aggiunto: “Oggi, campi come la genomica e l’epigenetica rendono reale la medicina predittiva.
Con un investimento di trecento euro, è possibile ottenere una “carta d’identità genetica”. D’Anna ha spiegato: “Una volta processato il genoma e ricevuta la carta d’identità genetica, possiamo non solo identificare le patologie di cui è affetto il paziente, ma anche intervenire direttamente sul genoma per riparare eventuali danni.” La genomica e l’epigenetica ci aiutano a comprendere come fattori esterni, tossici o nocivi, influenzino l’espressione dei nostri geni. “Nell’ambito della politica ‘one health’, che promuove la salute globale, è chiaro che la salubrità dell’ambiente è fondamentale per la salute umana”, ha concluso il presidente della Fnob. La vera svolta è rappresentata dalla carta d’identità genetica.
Redazione