Sindacato interforze Siulm Marina, foto in alto Antonello Ciavarelli
Si sta concludendo il processo di sindacalizzazione delle Forze Armate, che sta portando degli enormi passi indietro rispetto al vecchio sistema, da un punto di vista democratico e delle rappresentanze del personale.
Da pochi giorni, tra gli altri decreti discendenti della legge sindacale, è entrato in vigore il “Regolamento di Attuazione”. Anche in questo caso, i sindacati sono di fatto stati ignorati dal confronto e dalla partecipazione attiva alla stesura di norme che riguardano la loro esistenza. A questo approccio da parte del Dicastero della Difesa, le Commissioni parlamentari nell’ambito dei pareri hanno fatto eco ignorando l’esistenza degli stessi sindacati. Tale modo di operare delle commissioni di Camera e Senato continua, come nel caso del parere chiesto in merito all’Atto Camera 2139 (Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle FF.PP. e delle FF.AA.) inviato alle PEC, senza prevedere alcun tipo di confronto in presenza, quasi come se fosse “un compitino a casa”. Il SIULM Marina, a firma del suo Segretario Generale, ha rappresentato tale anomalia, che non si verificava nelle altre legislature e nella precedente forma di rappresentanza. Inoltre, nella presente circostanza, il SIULM non si è comunque sottratto dal rappresentare la necessità di riconoscere ai Volontari in Ferma Prefissata gli stessi diritti dei pari grado delle Forze di polizia sulle tematiche dell’orario di lavoro, della 13° mensilità e dell’eliminazione del precariato. Ha inoltre evidenziato anche la necessità per il personale della Guardia Costiera di vedersi riconosciuta la qualifica di Pubblica Sicurezza, nonché di eliminare l’obbligatorietà dal pagamento dei circoli di Marina per dei servizi di protezione sociale che spetterebbero a prescindere dall’appartenenza o meno a tale Ente.
Il SIULM Marina, che sarà riconosciuto rappresentativo a livello Nazionale con il prossimo decreto del Ministero della Funzione Pubblica, intende essere protagonista delle scelte che ricadono sul personale attraverso la partecipazione democratica, affermando le prerogative sindacali e quanto la legge gli consente. Ciò a cominciare dal confronto che ci sarà il prossimo 13 marzo con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, certi della sua condivisione riguardo il processo di maturazione e la crescita democratica delle rappresentanze sindacali.
MAI RITIRARSI, MAI ARRENDERSI!
LO DICHIARANO
ANTONELLO CIAVARELLI – COORDINATORE GENERALE SIULM
ANTONIO MALCANGIO SEGRETARIO GENERALE SIULM