Un gruppo di infermieri ha avviato un’azione legale contro l’Asp Trapani nel 2017, lamentando anni di demansionamento e richiedendo un risarcimento pari al 20% dello stipendio per ciascun anno in cui le loro mansioni sono state ridotte. Dopo un complesso e prolungato percorso giudiziario, caratterizzato da sentenze sfavorevoli sia in primo che in secondo grado da parte del Tribunale e della Corte d’Appello di Palermo, la questione è stata portata davanti alla Corte di Cassazione, che in questi giorni ha deciso di esaminare nuovamente il caso.
Un caso che invita a riflettere sul ruolo professionale degli infermieri. La vicenda, influenzata dalle pronunce dei giudici di primo e secondo grado, si fondava sull’assenza di evidenze concrete riguardanti il danno subito, nonostante fosse stato attestato il demansionamento. Gli infermieri, ritenendo che il danno avesse una rilevanza professionale e fosse aggravato dalla gestione organizzativa della struttura, hanno proceduto a impugnare la sentenza. La decisione della Corte di Cassazione ha suscitato un significativo interesse nel settore sanitario, poiché riafferma l’importanza del riconoscimento e della tutela dei diritti professionali degli infermieri.
La decisione della Cassazione e il rinvio in appello
Con la sua sentenza, la Corte di Cassazione ha annullato la decisione dei giudici di primo e secondo grado,rinviando la causa alla Corte d’Appello di PALERMO. La Suprema Corte di cassazione ha chiarito che il nuovo giudizio dovrà rispettare i principi di diritto enunciati, tenendo conto non solo delle spese processuali e delle parcelle legali, ma anche del risarcimento relativo al demansionamento subito dagli infermieri. Questa pronuncia rappresenta un’importante affermazione per l’intera categoria, mettendo in evidenza come una gestione organizzativa inadeguata possa avere conseguenze rilevanti sui diritti professionali degli infermieri.
Il percorso intrapreso dallo Studio Legale Vincenzo De Mela, con la collaborazione dell’infermiere legale Matteo Incaviglia.
“Desidero esprimere un particolare ringraziamento all’avvocato Mauro Di Fresco,” afferma Incaviglia, “presidente dell’associazione Aadi, il cui contributo è stato determinante nel sostenere il processo giudiziario a tutela dei diritti degli infermieri.” La sentenza rappresenta un precedente giurisprudenziale di rilevante importanza e potrebbe avere un impatto significativo su future controversie riguardanti il demansionamento e la gestione del personale nelle strutture sanitarie.
Implicazioni per il sistema sanitario
Il caso dell’Asp Trapani evidenzia che il demansionamento non rappresenta esclusivamente una questione economica, ma si configura anche come una problematica attinente alla dignità professionale e alla qualità dell’assistenza sanitaria. Una gestione inadeguata delle risorse umane non solo danneggia il personale, ma può altresì compromettere la qualità delle cure offerte ai pazienti. Questo episodio richiama l’attenzione sulla necessità di implementare aggiornamenti professionali e di procedere a una riorganizzazione strutturale che valorizzi le competenze degli operatori sanitari.