Trigliceridi, colesterolo, transaminasi e piastrine… orientarsi tra sigle e numeri degli esami del sangue non è sempre facile. Consulare il medico è sempre importante, ma proviamo a capire cosa indicano le voci più frequenti e comuni che compaiono negli esiti degli esami.
Sarà capitato anche a te di dover fare degli esami del sangue, di ritirare le analisi e di non capirci assolutamente nulla. D’altronde, non sempre è facile orientarsi tra sigle e numeri e, per quanto sia meglio consultare il proprio medico curante dopo ogni esame a cui ci si sottopone, avere un po’ più chiaro cosa significhi un aumento dei globuli bianchi o un colesterolo LDL troppo alto, non può che esserti utile. Di seguito trovi le principali voci che possono apparire sull’esito di un ordinario esame del sangue.
Gli esami del sangue:
I globuli rossi (indicati con la sigla RBC) sono cellule che trasportano ossigeno (dai polmoni ai tessuti dell’organismo) e anidride carbonica (dai tessuti ai polmoni). Nella norma i valori dovrebbero essere compresi tra un minimo di 4,5 milioni e un massimo di 6 milioni. Una carenza di globuli rossi indica un’anemia, un eccesso indica invece problemi circolatori.
Globuli bianchi
I globuli bianchi (indicati con la sigla WBC) sono i tuoi alleati nella difesa dalle aggressioni di virus e batteri e nel funzionamento del tuo sistema immunitario. Nella norma i valori dovrebbero essere compresi tra un minimo di 4.000 e un massimo di 10.000. Una carenza di globuli bianchi può rendere l’organismo più debilitato e attaccabile, un aumento può indicare un’infezione in corso.
Emoglobina
L’emoglobina (HGB) è una proteina contenuta nei globuli rossi, contiene il ferro con cui lega l’ossigeno che trasporta dai polmoni ai tessuti dell’organismo. Il suo range oscilla tra un minimo di 13 grammi per decilitro a un massimo di 17,5 grammi per decilitro. L’aumento o la diminuzione dei valori dell’emoglobina, sono direttamente proporzionali alle oscillazioni dei globuli rossi.
Redazione NurseNews.it