Non si smentiscono mai.
Invece di accettare che l’infermiere non debba essere demansionato perché è vietato dalla legge, alcuni sindacati gestititi perlopiù dai portantini e sostenuti da infermieri padellari, hanno avuto la bella idea di rispondere alla sentenza ADI semplicemente tacciandola come spam.
E se fosse vera?
Se fosse vera, considerato che l’unica difesa che possono opporre a quanto scritto in sentenza è la falsità, allora non gli resterebbe che rintanarsi a gambe strette nei loro uffici e sperare che la maggior parte degli infermieri siano dei sottosviluppati e non chiamino l’ADI per ricorrere gratuitamente contro il loro stesso sfruttamento.
Credere che un’associazione famosa ed in vista come l’ADI possa inventarsi una sentenza, indicando addirittura il nome di un ospedale famoso e di un avvocato, è meno grave di quanto asserisce che la sentenza è falsa.
L’ADI non è autorizzata a pubblicare la sentenza perché dobbiamo aspettare il giudicato, però, su autorizzazione oculata dell’Avv. Italo Crispino, uno dei maggiori esperti di diritto infermieristico italiano, possiamo pubblicare 4 pagine, la prima, l’ultima e due pagine che contengono dei passaggi sostanziali ripresi dai corsi ECM del dott. Di Fresco e pubblicati nel suo libro “Il mobbing infermieristico” [in fondo all’articolo].
La causa non è stata facile; l’Avv. Crispino ha resistito con estrema competenza ed attenzione alle avversarie difese che, anche queste molto perite, hanno tentato di far inciampare la nostra tesi sul principio di prevalenza.
Ma un articolo pubblicato da nursetimes aveva acclarato che il 95% delle attività infermieristiche erano distratte in quelle ausiliarie.
La pronta esibizione dell’articolo ha eliminato ogni dubbio sulla questione.
Il 30 novembre a Roma verrà simulato il processo e verranno rappresentati i colpi di scena che non sono mancati.
Verrà pubblicata l’intera sentenza e verrà spiegata riga per riga ogni aspetto del ricorso, delle difese avversarie e della sentenza.
Finalmente si comprenderà chiaramente il fenomeno del demansionamento e, probabilmente, verrà presentato il manuale di oltre 400 pagine “Il demansionamento infermieristico: come combatterlo e vincere i processi”.