14 lug, 2015 Gela, proprio di fronte casa Crocetta, Palermo, Catania, Caltanissetta, Barrafranca, Modica, Mineo, Militello, Palagonia, San Giovanni La Punta, Castelvetrano, Mazara del Vallo …
Numerosi eloquenti striscioni sono stati affissi in varie località siciliane dai militanti forzanovisti.
“Crocetta #Bottana! Sbiancati la coscienza non il cu… DIMETTITI!”;
forte, diretto, shock è l’attacco di Forza Nuova in Sicilia contro il presidente Crocetta; chiarissimo il riferimento allo scandalo Tutino, chirurgo plastico e medico personale del presidente, divenuto primario senza titoli e arrestato per truffa e peculato, finito nei guai anche per gli ormai noti “sbiancamenti anali”, operazione estetica del tutto particolare, inserita nell’elenco delle prestazioni medico-chirurgiche rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale e di cui lo stesso Crocetta avrebbe usufruito.
La classica parolaccia, invece, è stata resa nota da un recente articolo del noto giornalista e scrittore Pierangelo Buttafuoco, che ha raccontato di un episodio in cui Crocetta se la sarebbe sentita indirizzare da un amico, in presenza di numerosi cronisti, subito dopo la sua elezione dell’ottobre 2012.
“E’ lo stesso presidente, disinvolto frequentatore dei gay pride e sostenitore di nozze e adozioni, che più volte abbiamo attaccato perché autentico rivoluzionario di cartone, ad aver fatto vanto della sua omosessualità, arrivando a definirla un ‘valore aggiunto’ – spiega la segreteria regionale di FN in una nota – ecco perché oggi, dopo lo squallido scandalo dello sbiancamento anale, che sta disgustando tutta l’Italia, non abbiamo esitato a sottolinearne la condizione, usando anche l’espressione, che tutti in Sicilia conoscono, divenuta ormai un hashtag di successo: lo scandalo del suo chirurgo plastico è la prova che le scelte sessuali incidono eccome sulla gestione della cosa pubblica”.
“Certo, saremo accusati di ogni nefandezza – è la considerazione di Giuseppe Provenzale – segretario siciliano e vicesegretario nazionale di FN – ma di fronte allo squallore da basso impero a cui Crocetta ha condotto la Sicilia, la cosa ci lascia indifferenti.
Piuttosto: la siciliano fobia, e la necessità di sbiancamento della coscienza di questo presidente e dei partiti che lo sostengono, PD in testa, sono vergognose; che i siciliani debbano pagare anche per operazioni legate esclusivamente ad un orientamento sessuale, per altro contro natura – dopo i tagli in ogni settore, i prestiti contratti, i regali ai petrolieri, il record di rimpasti ed assessori, il debito alle stelle … è la goccia che fa traboccare il vaso del mandato presidenziale più scandaloso dell’intera scandalosa storia della regione siciliana. Si sciolga il Parlamento regionale, Crocetta si dimetta, sbiancando così, almeno in parte, la propria coscienza, e si avvii un serio commissariamento, in attesa di nuove elezioni”.
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