Uno studio realizzato nel Regno Unito e pubblicato dal British Medical Journal Quality & Safety, riferito agli anni tra il 2012 e il 2015 su 138.133 pazienti adulti ricoverati in reparti di medicina per almeno due giorni.
Dalla ricerca studio si evince che il rischio di morte intraospedaliera nel Regno Unito aumenta del 3% per ogni giorno di degenza in cui il numero di personale infermieristico e sociosanitario è al di sotto della media.
la carenza del numero di infermieri,compensata dall’aumento del numero degli operatori socio sanitari, non riduce la mortalità ma al contrario ne aumenta il rischio.
Anche se la figura dell’operatore socio sanitario sia fondamentale nell’assicurare livelli adeguati di assistenza, quest’ultima non può sostituirsi a quella dell’infermiere le cui competenze sono differenti.
Redazione NurseNews.eu