C’è chi le mostra con fierezza, come Cindy Crawford che ad aprile è stata immortalata sulla copertina di Marie Claire America senza filtri né correzioni con Photoshop o come le ex “curvy” che preferiscono mostrare un corpo “segnato” che uno troppo “pieno” (#loveyourlines), ma da una recente ricerca condotta dal Centro Studi Guam risulta che le smagliature assillano il 35% delle italiane. Odiato, ma a volte evitabile, inestetismo, le strie prima rosse poi bianche compaiono dopo una forte perdita o un forte aumento di peso (dieta troppo drastica e/o mancanza di attività fisica, gravidanza…), ma possono essere prevenute o attenuate. Ecco come.
Cosmetici. Mantenere un buono stadio di idratazione della pelle permette a quest’ultima di avere elasticità e acqua a sufficienza per evitare il formarsi delle smagliature. L’uso costante di creme ad hoc e/o dell’olio di mandorle è un valido aiuto per prevenire e contrastare sia le smagliature rosse (di recente formazione) sia quelle bianche e lucide (stadio avanzato).
Laser frazionato non ablativo. Utilizzato per contrastare cicatrici, iperpigmentazioni e rughe, permette un ringiovanimento naturale e poco traumatico. «Il Q-Switched 1064 è un laser ad alta potenza che induce una rigenerazione della pelle sfruttando il naturale processo di guarigione della cute. Se le smagliature sono recenti e non troppo profonde possono bastare tre sedute per renderle praticamente invisibili e i risultati si apprezzano entro un mese dal primo trattamento», spiega il chirurgo estetico Stefania Enginoli.
Peeling chimico. È una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l’uso di sostanze chimiche. Si distinguono peeling leggeri che accelerano l’esfoliazione naturale dello strato corneo e peeling profondi che creano necrosi e infiammazione nell’epidermide e nel derma papillare e stimolano i fibroblasti. Un esempio di molecola in grado di svolgere questa funzione è l’acido glicolico.
Micro chirurgia estetica. Consiste nella rimozione delle smagliature recenti o di vecchia formazione posizionate in qualunque parte del corpo. La tecnica Trilix per esempio esegue un elevato numero di micro escissioni cutanee che, in un paziente con normale capacità di cicatrizzazione, non lasciano segni esteticamente rilevanti. Questo tipo di chirurgia offre un miglioramento progressivo ed è suddivisa di solito da due a quattro sedute realizzate a due o tre settimane di distanza una dall’altra.