L’86 enne fu operato il 29 giugno scorso dai medici dell’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase (Napoli) 19/07/2015
Non ha retto il cuore di Tomaso Stara, l’86 enne operato per errore al femore sbagliato il 29 giugno scorso dai medici dell’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase (Napoli). L’uomo, un professore di ortodonzia originario di Sassari (ma che viveva a Torre Annunziata, vicino Napoli), non ce l’ha fatta.
A risultargli fatali, con ogni probabilità, le due anestesie subite nel giro di poche ore: Stara, infatti, era stato operato due volte. La prima per errore alla gamba destra, la seconda alla gamba sinistra effettivamente fratturata. Il decesso è avvenuto in serata nell’ospedale di Castellammare di Stabia (Napoli) dove l’uomo era stato ricoverato pochi giorni dopo il caso di mala sanità.
Stara era andato in ospedale dopo una banale caduta in casa per sottoporsi a un intervento sulla carta di routine, la riduzione della frattura mediante l’apposizione di un «chiodo omega». Ma qualcosa quel giorno andò storto.
Dell’errore si accorsero subito le figlie, due delle quali medico che, all’uscita dalla sala operatoria, vedendo la ferita sulla gamba sbagliata, richiamarono l’attenzione dei sanitari: «Avete sbagliato gamba» urlarono. Riportato subito in sala operatoria, Stara fu di nuovo operato. Questa volta alla gamba giusta, ma previa ulteriore anestesia.
Il medico responsabile dell’errore si scusò con i figli del paziente. Scuse mai accettate dai familiari dell’86nne che a caldo annunciarono di voler sporgere denuncia. Poi il subentro di alcune complicazioni consigliarono un nuovo ricovero, questa volta nell’ospedale di Castellammare dove l’uomo è deceduto in serata.
Non è la prima volta che l’ospedale Sant’Anna e Maria Santissima della Neve di Boscotrecase finisce sotto i riflettori: sulla struttura, infatti, pendono una serie di denunce su cui la magistratura sta cercando di fare luce, come la morte della mamma di 25 anni Tommasina De Laurentiis; e quella di Maria D’Ambrosio, una casalinga di 38 anni, deceduta dopo avere partorito una bambina priva di vita.
A seguito dell’errore ai danni del professore odontotecnico, il giorno dopo furono sospesi dal servizio i sette componenti dell’equipe che intervenne in sala operatoria (un ortopedico, un chirurgo, un anestesista, un tecnico radiologo, tre infermieri).
Sul caso l’Asl e la Procura hanno aperto separatamente due inchieste. E a breve potrebbe esserci un nuovo sequestro di carte.
fonte
http://www.lastampa.it/2015/07/19/italia/cronache/operato-al-femore-sbagliato-anziano-muore-giorni-dopo-lintervento-Ph2qAQ7Y2w4tIadZfu79QI/pagina.html