Le politiche sanitarie, almeno sulla carta, sono ormai da anni proiettate verso il potenziamento del cosiddetto territorio, attraverso il supporto dell’infermiere di famiglia e di comunità. Si parla di intramoenia ed extra moenia per liberare il potenziale inespresso della categoria degli infermieri.Siamo definiti “eroi” solo a parole, ma come per incanto, nel Decreto Legge sulle USCA( continuità assistenziale) non si menziona in alcun modo la categoria ,anche se nelle strutture sanitarie e nel territorio é noto a tutti il ruolo importantissimo che ha e deve avere la classe infermieristica. In sostanza veniamo esclusi per poi sentirci proporre contratti a partita IVA mal pagati e precari. Per tali ragioni Il Coordinamento OPI Sicilia si oppone,scrivendo ancora una volta all’assessore Razza (vedi contestazione rideterminazione piante organiche rimasta inascoltata) per contestare il provvedimento emesso e nello stesso tempo
chiede ai colleghi infermieri siciliani di non accettare lo sfruttamento dei contratti a partita iva.
Gli Infermieri siciliani attraverso il coordinamento OPI Sicilia esprimono tutto il loro disappunto per la decisione presa con il
Decreto Legge che regola le USCA (le Unità Speciali di Continuità Assistenziale).
Di seguito la nota inviata all’assessore della salute della Regione Sicilia :
“La lunga storia degli infermieri bistrattati continua – osservano con dispiacere i presidenti dei 9 Ordini provinciali delle Professioni Infermieristiche – A parole siamo eroi nei fatti non veniamo considerati. Il governo emana il decreto legge sulle USCA e non considera assolutamente gli infermieri. Nel decreto non veniamo neanche citati: non serviamo. Anche l’assessorato regionale, riprendendo il decreto nazionale, continua alla stessa stregua a non considerarci.”
Accade però che le ASP della Sicilia, probabilmente su segnalazione dei medici che chiedono la nostra collaborazione, stanno reclutando gli infermieri. Il Coordinamento regionale ha scritto all’Assessore, alla FNOPI e a tutte le ASP della Sicilia: questa volta non possiamo fare finta di niente – scrive in un post su facebook il presidente OPI Siracusa Sebastiano Zappulla – o si modifica il decreto inserendo l’infermiere per le competenze di pertinenza oppure sbrigatevela da soli. La Fnopi sta interloquendo con il Ministro per la modifica del decreto. Qualora il quadro rimanesse identico – e la figura infermieristica non trovasse alcuno spazio nelle USCA – sarebbe il caso che le ASP la smettessero di cercarci con i soliti contratti a partita iva e sottopagati. Se non serviamo lasciateci fuori dalle USCA ma non mortificateci! Pertanto invitiamo gli infermieri siciliani a non aderire e a non accettare elemosine. Gli infermieri devono entrare dalla porta e non dalla finestra.
“Per le ragioni spiegate – si legge nel documento inviato all’assessore Razza – il Coordinamento, nel contestare recisamente ogni aspetto della nota oggettivata, sollecita ogni sforzo affinché il quadro formale sia adeguato, mediante precisi interventi normativi ed amministrativi, alle effettive e concrete modalità di esercizio delle attività assistenziali rese dalle USCA.”
Noi di nursenews ci uniamo all’accorato appello del coordinamento OPI Sicilia e chiediamo al Presidente della regione Musumeci, all’Assessore Razza ed ai sindacati di intervenire prontamente affinché si potenzi l’assistenza territoriale,di importanza apicale nel processo di cura e presa in carica del paziente,la quale non può prescindere dalla figura dell`infermiere territoriale.
Pertanto chiediamo che il Decreto emanato venga prontamente modificato attraverso l’integrazione del personale infermieristico.