L’ormai famosa indennità di specificità infermieristica, riconosciuta qualche giorno fa, non è altro che un “ristoro” sbandierato da taluni sindacati come una vittoria.
In realtà si tratta di un ‘ indennità di specificità integrata nel trattamento economico, in relazione soprattutto all’evento Covid-19 che ha esposto ed esporrà la categoria infermietistica, più di chiunque altra, al pericolo di ammalarsi d’ infezioni Covid 19 e ad un aumentato sovraccarico di lavoro vista anche la cronica carenza di personale infermieristico e di supporto.
Per tali ragioni questo riconoscimento non dovrebbe essere sbandierato come una Vittoria sindacale.
Nulla c’entra con il rinnovo del contratto collettivo nazionale.
Nessuna soluzione di continuità con l’eventuale indennità e la conseguente abrogazione del vincolo di esclusività, né con l’ormai famosa area o” alveo” di contrattazione separato, temi che verranno discussi e trattati durante il rinnovo del contratto del comparto sanità con i maggiori sindacati.
Tale indennità è stata riconosciuta e raggiunta a fronte di un prezzo altissimo, così alto da rendere quasi futile lo stesso riconoscimento.
Insomma, Un PICCOLO “RISTORO” che lo stato ha DOVUTO riconoscere, visto gli enormi RISCHI che tutti i giorni gli infermieri ITALIANI corrono per L’EVENTO COVID 19.
L’ennesima Vittoria di Pirro..
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