L’asl 1 Abruzzo è stata condannata dalla Corte D’appello dell’Aquila per aver
fatto svolgere agli infermieri anche mansioni lavorative inferiori , ledendone la dignità professionale.
L’azienda condannata per aver violato gli obblighi del datore di lavoro di adibire il lavoratore alle mansioni per le quali é stato assunto e previste dal proprio contratto collettivo.
Costretti a svolgere mansioni lavorative inferiori, adibiti anche ad attività prettamente alberghiere e manuali, alla presenza di tutti i pazienti, che li hanno visti svolgere anche compiti propri di altri lavoratori inquadrati in categoria inferiore, ledendone la dignità e mortificandone l’immagine lavorativa e l’identità professionale.
Un gruppo di professionisti, patrocinati dall’avvocato Deborah Di Pasquale e sostenuti dal sindacato Fials, ha fatto causa all’azienda che ora dovrà risarcirli.
La Segreteria della Fials si dice soddisfatta di aver incoraggiato i lavoratori che hanno avuto la forza di dire basta a sistematiche mortificazioni e di essere riuscita a far riconoscere loro il diritto al risarcimento per il danno subìto.
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