“Abbiamo assistito a scene da far west – raccontano i medici e gli infermieri – Hanno distrutto tutto quello che trovavano, provocando danni per migliaia di euro”
Una donna ieri sera è arrivata in codice rosso in gravissime condizioni di salute per un grave infarto. I medici e gli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo hanno fatto di tutto per salvarla, ma la sessantenne già in gravissime condizioni è morta. Nel momento in cui i sanitari hanno comunicato la notizia del decesso, i familiari della donna hanno messo a ferro e fuoco il pronto soccorso.
Sono intervenute diverse volanti della polizia che hanno bloccato i familiari e li hanno identificati e denunciati per una serie di reati.
Interviene anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: “Devastare un pronto soccorso, presidiato da guardie giurate, e’ un atto violento, sconsiderato, insopportabile. Non si puo’ giustificare con il dolore per la scomparsa di un proprio congiunto, arrivato in gravissime e disperate condizioni. Il pronto soccorso, come l’ospedale in genere, e’ un luogo di sofferenza e di speranza, di vita e di morte. Non possiamo inneggiare agli eroi in camice e poi farci sopraffare dalla emotivita’ che diventa violenza. Ai medici e operatori del Civico di Palermo va il mio sentimento di solidarieta’”.
l’Ordine dei medici: “Ancora violenza. Gli ospedali sono ormai campi di battaglia dove malati e familiari possono tranquillamente dare sfogo a tutta la loro rabbia incontrollabile, salvo poi essere fermati dalle forze di pubblica sicurezza e contare i danni”. E’ il commento del presidente dei medici Toti Amato sulla devastazione del pronto soccorso dell’ospedale Civico. Gli Omceo siciliani e la Fnomceo, guidata dal presidente Filippo Anelli, esprimono coralmente tutta la solidarietà ai colleghi e ai sanitari del Civico, rinnovando il loro impegno “forte e ad alta voce” nella sensibilizzazione di tutte le autorità preposte al controllo della sicurezza e alla tutela della dignità professionale di tutti i sanitari.
Il Coordinamento delle professioni sanitarie Cisl Catania è vicino a medici e infermieri e al resto dei professionisti sanitari che durante il loro delicatissimo servizio hanno subito il vile attacco che dimostra ancora una volta quanto pericoloso sia lavorare nei Pronto Soccorsi.
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