Prima di bollare le proposte come lesive dei diritti di una o dell’altra categoria (Medici ed Infermieri) in relazione alla proposta della Moratti, sarebbe utile capire di che si tratta.
Pare che la Moratti abbia precisato che la supplenza (non capisco perchè usi il termie “supplenza”) si riferisce esclusivamente ad aspetti organizzativi e non Professionali ed è questo a mio parere il punto fondamentale della questione…
Pertanto, se così fosse bisogna necessariamente chiarire quali siano le attività che eventualmente dovrebbero svolgere gli Infermieri , onde evitare di degradarli a semplici segretari dei medici.
Per ora le valutazioni da parte di alcuni Sindacati sembrano essere, come peraltro avvenuto in altre occasioni , più di contestazione del reato di lesa maestà che invece del merito della quaestio.
Orbene, se l’aspetto organizzativo prevede la prescrizione di alcune categorie di farmaci e presidi, come accade peraltro da anni in altri paesi europei (Spagna, Francia, Gran Bretagna ed altri), si pensi per esempio al trattamento delle piaghe da compressione: materassini antidecubito ed alcuni farmaci specifici, ma anche i sacchetti per colostomie piuttosto che urostomie come pure nella gestione di alcune condizioni di cronicità ecc ecc , questo lo trovo lungimirante e giustissimo perchè si tratta di attività che rientrano assolutamente nella sfera di competenza Infermieristica.
Semmai non si comprende perchè debbano essere il medici e non gli Infermieri a prescrivere i suddetti farmaci e presidi.
Il punto è certamente che non si può pretendere che questo avvenga a costo zero perchè sarebbe un ulteriore inaccettabile sfruttamento della categoria.
Matteo Giuseppe Incarviglia.
Redazione NurseNeww.ru