Il Loop recorder “iniettabile” è il più recente dei dispositivi di registrazione che, date le piccolissime dimensioni, può essere inserito nel sottocute del torace del paziente attraverso una piccola incisione e l’utilizzo dello strumento di introduzione presente nell’apposito kit fornito dall’azienda produttrice del dispositivo stesso.
La batteria del dispositivo ha una durata di circa tre anni dal momento dell’attivazione.
Trattandosi di atto assistenziale a bassa complessita’ (Legge Stabilità, comma 566), il dispositivo può essere impiantato da infermieri esperti in Elettrostimolazione che abbiano ricevuto una formazione post-base mirata.
Vantaggi per il paziente
Benefici legati al tipo di dispositivo:
ridotte dimensioni del dispositivo;
semplificazione della procedura di inserimento;
riduzione delle dimensioni della ferita;
non necessità di restrizione a letto o limitazione nei movimenti e quindi riduzione della degenza in ospedale;
follow-up da remoto, che quindi aumenta comfort e sicurezza del paziente)
Benefici legati alla strategia:
Riduzione dei tempi e delle liste d’attesa grazie all’incremento del numero di procedure sostenibile delegando l’impianto agli infermieri e consentendo di effettuare la procedura nella sala risveglio. Nel caso di impianto di ICM per il monitoraggio del ritmo cardiaco a seguito dell’ablazione della fibrillazione atriale, è stato sempre possibile, ad esempio, garantire l’impianto di loop recorder nel medesimo ricovero della procedura ablativa.
Vantaggi per la struttura medica
La possibilità di coinvolgere il personale infermieristico e di seguire l’impianto al di fuori del tradizionale ambiente operatorio (in alcuni centri anche nelle stanze in cui i pazienti sono ricoverati, ha consentito di distribuire il carico di lavoro, ed eseguire manovre meno complesse in ambienti meno attrezzati ma ugualmente sicuri. Al Monzino, questo protocollo ha permesso di duplicare il numero di impianti di ICM (da 74 nel 2015 a 157 nel 2016).
Vantaggi per il personale infermieristico
Il coinvolgimento dell’infermiere, dalla fase di impianto al followup, ne ha ampliato le competenze professionali.
Gli impianti sono stati eseguiti dagli infermieri prevalentemente nel turno pomeridiano, dedicato alle procedure meno impegnative. Per la preparazione del paziente, la programmazione del dispositivo, il training e l’attivazione del sistema di controllo remoto, occorrono fino a 45 minuti.
La gestione completa del paziente con ICM può essere considerata parte integrante del lavoro dell’infermiere di elettrofisiologia, al pari degli altri impegni di sala.