05 novembre 2015 –
Il gip del Tribunale di Catania, Gaetana Bernabò Di Stefano, ha archiviato la posizione dell’ infermiere Vincenzo Mirabile e della responsabile Dott.Isabella Bartoli del 118, degli anestesisti Sebastiano Ventura e Adolfo Tomarchio e dei neonatologi del Policlinico, Salvatore Cilauro, e dell’ospedale Santo Bambino, Alessandro Rodonò, indagati per il decesso della piccola Nicole Di Pietro, la neonata morta in ambulanza il 12 febbraio scorso durante il trasferimento a Ragusa, perché per lei non c’era posto nelle Utin di Catania e di Siracusa.
Il gip ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura, avanzata dai pm Alessandra Tasciotti e Angelo Brugaletta, che hanno motivato in sei pagine le loro conclusioni investigative, scrivendo un atto d’accusa fortissimo contro la sanità nazionale e regionale.
“Gli eventuali disservizi nella gestione delle emergenze neonatali – si legge nella richiesta di archiviazione – riguardano profili più ampi, attinenti alle carenze organizzative della sanità nazionale e locale non imputabili a singoli individui”. Restano al momento indagati per omicidio colposo e falso ideologico i tre medici della Casa di cura Gibiino, Antonino Di Pasquale, Giovanni Gibiino e Maria Ausilia Palermo, per cui ieri il Tribunale del Riesame ha ridotto la sospensione dall’esercizio della professione da 10 a 5 mesi.