Il Fentanyl è un derivato dalla morfina, il famoso alcaloide estratto dal papavero da oppio. Il farmaco, nato come tale ma con effetti stupefacenti, è usato sia in medicina umana che veterinaria come anestetico e analgesico per aiutare nella terapia del dolore. Rispetto al suo precursore è molto più potente e letale perché possiede un effetto tra le 30 e le 80 volte più potente, ma una durata molto più breve, circa un’ora contro le tre della morfina. Inoltre, la sua assunzione può avvenire in vari modi: via orale sottoforma di compresse; via endovenosa; via transdermica tramite l’ausilio di cerotti che rilasciano la sostanza nella pelle; tramite inalazione (in polvere come la cocaina).
Come altri oppiacei causa una forte dipendenza e i pazienti a cui era stato prescritto, per dolori cronici o post-operatori, hanno continuato a cercare la sostanza anche dopo la fine del ciclo, facendone così fiorire lo spaccio illegale senza prescrizione.
Il Fentanyl è tra i farmaci più acquistati, soprattutto nel “dark web”.
È un oppioide sintetico “made in china” che proprio negli USA solo nel 2022 ha provocato più di centomila morti di overdose. È uno dei prodotti letali che domina il mercato dello sballo; infatti, in Italia ci sono sempre più inchieste che portano ad individuare spacciatori di Fentanyl anche se definita come droga di nicchia. L’Organizzazione mondiale della sanità lo ha inserito nella lista di farmaci essenziali per il trattamento dei tumori in stadio avanzato. L’effetto più immediato è quello per endovena, tra i giovani la modalità di assunzione è quella per via nasale oppure aggiunta al tabacco e fumata.
All’estero, tra Cina e Stati Uniti è stato stretto un accordo per abbattere la diffusione del Fentanyl.
La Cina è il principale esportatore del farmaco negli Stati Uniti, tanto che i governi dei due paesi si sono accordati per bloccare l’esportazione di tutte le droghe legate al Fentanyl, tranne in casi speciali.
La droga, approvata inizialmente come antidolorifico e anestetico è diventata una delle principali cause dell’epidemia di oppiacei che da anni avanza al punto da generare un accordo per il blocco dell’oppioide nato dalla critica ed incontrollabile situazione. Dopo gli USA, lo stop è avvenuto anche in Italia con il decreto del 30 giugno 2020, dove il Fentanyl e i suoi derivati sono stati inseriti nella tabella I delle sostanze stupefacenti e psicotrope, assieme all’eroina, con l’obiettivo di contrastarne la produzione e la diffusione.
Oltre a dare dipendenza anche sotto prescrizione medica, il Fentanyl è ancora più pericoloso se usato in modo improprio, reagendo in maniera letale se mischiato con altri farmaci o se assunto in quantità eccessive. Basta una dose di appena due milligrammi per uccidere un essere umano.
Gli effetti che provoca l’oppioide sono un senso di euforia insieme a stordimento.
La sua potenza dà una dipendenza molto più forte rispetto all’eroina; tra gli effetti collaterali sul breve termine, si riscontrano nausea e vomito, costipazione e stordimento. Tra le conseguenze più gravi legate all’abuso di questa sostanza c’è la dipendenza e quando si smette di assumerlo, l’astinenza che si presenta con dolori addominali e alle ossa, ansia e sudorazione, ma anche arresto cardiaco o shock anafilattico che possono portare a una morte improvvisa.
Anche in Italia sono emersi sequestri e arresti dell’oppioide sintetico, ma resta ancora un fenomeno che va attenzionato e fronteggiato.