Ecco quanto dichiara in una nota il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro e Sanità:
“I casi di aggressioni nei confronti degli operatori sanitari in tutta Italia hanno ormai superato il livello di guardia. Dalla relazione 2023 dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie (Onseps), inviata alle Camere nel marzo scorso, sono emersi infatti 16 mila episodi di aggressione con 18 mila operatori coinvolti. È allora necessario intervenire, anche con azioni legislative che possono avere un effetto di deterrenza. Per questo ho presentato un ddl, senza oneri per lo Stato, che prevede la sospensione della gratuità di accesso alle cure programmate e di elezione per tre anni nei confronti di chi si rende protagonista di aggressioni al personale sanitario o di reati contro il patrimonio sanitario.
Una sorta di Daspo – con tutte le differenze del caso – declinata nell’ambito sanitario. La ritengo un’azione essenziale, perché chi si rende protagonista di questi gesti deve sapere che la conseguenza è che continuerà sì ad avere le cure, come tutelato dalla Costituzione, ma che esse non saranno più gratuite. Cure gratuite che sono proprio gli operatori sanitari, attraverso il loro lavoro nei pronto soccorso e nei reparti ospedalieri, a garantire ai cittadini italiani. Ci sarebbe infine in questo ddl un ritorno per la tutela di tutti, sanitari e pazienti, giacché le somme raccolte dalle Aziende Sanitarie in applicazione alla legge in questione verrebbero finalizzate al potenziamento delle misure di sicurezza in ambienti sanitari”.