Il disegno di legge con la delega per la riforma sta per essere approvato da Palazzo Madama: il primo semestre sarà accessibile, mentre dal secondo ci sarà uno sbarramento.
L’abolizione del numero chiuso per Medicina è ora più realizzabile. Oggi, la commissione Istruzione di Palazzo Madama dovrebbe approvare il disegno di legge delega che elimina l’accesso programmato come lo abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni, spostando di fatto lo sbarramento al secondo semestre.
In sostanza, il disegno di legge riprende il testo base elaborato dalla commissione Istruzione di Palazzo Madama nell’aprile scorso. Gli aspiranti medici potranno iscriversi a Medicina senza dover partecipare alla selezione dei quiz, che quest’anno sono tornati a essere cartacei e a livello nazionale, dopo che il Ministero dell’Università ha deciso di eliminare anticipatamente i Tolc-Med online gestiti nel 2023 dal Cisia (riabilitati successivamente dal Consiglio di Stato, ndr).
Gli studenti frequenteranno un primo semestre e dovranno sostenere esami fondamentali comuni a diverse aree biomediche, veterinarie, farmaceutiche e sanitarie. Superare tutti gli esami è una condizione necessaria per accedere alla graduatoria unica nazionale, che determinerà, in base ai posti disponibili, chi potrà proseguire al secondo semestre e chi dovrà invece attendere, senza perdere i crediti formativi universitari (CFU).maturati, su uno dei corsi affini o su un altro corso ancora. Sarà uno dei decreti delegati, che toccherà al ministero dell’Università emanare nei 12 mesi successivi all’approvazione della delega, decidere se per entrare in graduatoria servirà anche superare un test nazionale.### Le novità introdotte in commissione
In merito ai criteri di delega, un emendamento approvato in commissione stabilisce che la sostenibilità dell’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà valutata in base alla disponibilità di posti dichiarata dalle università. Questo aspetto è particolarmente rilevante a causa della limitatezza di spazi e risorse degli atenei italiani. Inoltre, un’altra proposta di modifica suggerisce di allineare questi posti con quelli delle specializzazioni sanitarie post-lauream, tenendo conto anche delle carenze di personale registrate dal Servizio sanitario nazionale.
Ci sono anche novità riguardo alle iniziative formative in collaborazione con le scuole. Da un lato, si precisa che le attività di orientamento da svolgere insieme agli ordini professionali rientrano nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex alternanza scuola-lavoro).Riformula:dall’altro, viene chiarito che i corsi di preparazione a Medicina per gli studenti e i diplomati siano extra-curriculari, cioè pomeridiani.
### L’incertezza sui tempi
Rimane incerta la tempistica. Se il Senato dovesse approvare rapidamente il disegno di legge, dopo il via libera della commissione, il Ddl passerà poi alla Camera per un secondo voto. Maggiore sarà la rapidità dell’iter, più probabile sarà che la riforma possa entrare in vigore già dal prossimo anno accademico 2025/26, a condizione che entro la primavera vengano emessi anche i decreti legislativi del Ministero dell’Università, sui quali dovranno esprimersi le commissioni parlamentari competenti.