I risultati catanesi del congresso PD consegnano alcuni dati interessanti per delineare gli scenari futuri. Intanto è scomparso il notabilato che sino a ieri ha gestito il partito apparendo del tutto scollegato dalla realtà del territorio.
La lista Renzi, rappresentata quasi totalmente dal gruppo dei deputati regionali Sammartino e Sudano al 60% eleggendo 8 candidati, La lista Orlando guidata dal coordinatore Giuseppe Berretta sfiora il 28%, 7 punti in più della media nazionale, ed elegge 4 delegati, Emiliano con Crocetta ne elegge 2 con l’11%. TUTTI I RISULTATI ED I NOMI DEGLI ELETTI
Si sono delineati definitivamente gli equilibri che tra qualche giorno determineranno un deciso cambio di passo nella gestione catanese dell’ultimo partito strutturato rimasto sul territorio.
Il primo dato, anticipato dalla composizione delle liste, è la scomparsa della rappresentanza legata al sindaco di Catania Enzo Bianco che non ha trovato spazio nella loro formazione, circostanza che avrà ripercussioni nella prossima configurazione dei quadri dirigenti locali.
Il numero dei votanti in provincia di Catania rispetto alle precedenti consultazioni è aumentato di quasi il 50%, passando dai 18.000 del 2013 agli oltre 27 mila di ieri, risultato in contro tendenza rispetto al nazionale ed in gran parte attribuibile al recente innesto nel partito dell’area ex Articolo 4 che fa riferimento ai deputati regionali Luca Sammartino e Valeria Sudano.
Ed è infatti questo gruppo che fa la parte del leone entrando in assemblea con entrambi i deputati e gli altri componenti della lista Renzi Ersilia Saverino, Gianfranco Vullo, Francesca Raciti, Giovanni Barbagallo, Anthony Barbagallo e Raffaele Nicotra.
In provincia di Catania la lista Renzi ha portato a votare 16.416 simpatizzanti, ottenendo il 60.61%.
Seconda classificata ma con un ottima performance, in decisa controtendenza rispetto al dato nazionale, la lista a sostegno del ministro Orlando che con il coordinatore Giuseppe berretta riesce a mobilitare quasi 9 mila elettori che portano il gruppo a sfiorare il 28% contro il 21 nazionale. Risultano eletti, oltre al deputato nazionale Giuseppe Berretta, Concetta Raia, Angelo Villari ed Antonina Puglisi.
3.120 i sostenitori che hanno assegnato ad Emiliano l’11.52%, anch’esso in crescita rispetto al dato nazionale, sostenuto dal presidente della regione Crocetta con il coordinatore catanese Giuseppe Causo che portano in assemblea i due crocettiani Giovanni D’Avola e Luigi Bosco.
Cristallizzati i risultati, ci sarà adesso da valutarne le ricadute sul territorio, con l’ipotesi più accreditata che vede un vero e proprio sconvolgimento dei quadri dirigenti locali, con l’ormai definitiva legittimazione degli ex Articolo 4 sinora fortemente osteggiati da quanti hanno detenuto il controllo di partito sulla base di posizioni di rendita duramente sconfessate prima dal pessimo risultato referendario ed adesso da queste votazioni congressuali.
Sarà interessante seguire gli sviluppi che potrebbero aprire una stagione comunque nuova, importante da analizzare a prescindere dalle posizioni politiche di ciascuno, considerato che si tratta del partito, almeno attualmente, al governo di nazione, regione e città.
Staremo a vedere convinti come siamo che difficilmente si potrà rimpiangere un passato che ha ridotto Catania quella che stiamo purtroppo vivendo.
Speriamo che il futuro sia cominciato. In ogni caso qualcosa si è mosso.
Auguri agli eletti.
Fonte
Sudpress