Infermieri di tutta Italia sul piede di guerra: «Stop al demansionamento, sia rispettata la nostra professionalità»
Al via una petizione online per opporsi allo svolgimento di mansioni inferiori.
Una petizione nazionale contro il demansionamento degli infermieri. A lanciarla è il gruppo “Infermieri Uniti”
Un gruppo di Infermieri “professionisti della salute” che lottano contro il demansionamento per il bene della professione Infermieristica e della comunità.
- «Dopo anni dall’abolizione del mansionario e dalla promulgazione del nostro profilo professionale, continuiamo ad essere non solo demansionati, ma anche e soprattutto depauperati delle nostre potenzialità e delle nostre competenze acquisite durante gli studi universitari. «Conseguiamo diploma di laurea, master di primo e secondo livello,laurea magistrale, siamo ricercatori scientifici, docenti universitari, dirigenti sanitari; pianifichiamo, gestiamo e valutiamo l’assistenza infermieristica ed abbiamo responsabilità importanti, grazie alla rilevanza delle competenze acquisite».
In tutta Italia al professionista infermiere è richiesto di svolgere mansioni domestico/alberghiere; eseguire l’igiene dei pazienti, posizionare padelle e pappagalli, dispensare, chiudere bidoni della spazzatura, riordinare le stanze di degenza. Svolgendo mansioni inferiori, per le quali sono state istituite da decenni categorie ausiliarie di supporto, non solo si compie un illecito disciplinare fino ad un inadempimento contrattuale, ma soprattutto viene a mancare il rispetto per questa nobile professione».
La petizione sarà consegnata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla Federazione Nazionale Collegi IPASVI, ai sindacati UIL FPL, fp cgil, FP CISL e al Ministero dell’Istruzione e dell’Università.
E sul tema interviene pure l’Associazione avvocatura di diritto infermieristico;
Lo scrive Matteo Incaviglia segretario regionale in Sicilia .
Le sue considerazioni sul demansionamento Infermieristico, che vi invito a leggere perché queste parole rimarranno nella storia dell’infermieristica italiana:
“A proposito della petizione di “infermieri uniti” desidero chiarire alcuni concetti, a nostro parere necessari per integrare l’articolo di cui all’oggetto, anche e soprattutto a beneficio degli stessi addetti ai lavori, medici, infermieri e altri operatori sanitari .
E’ ormai evidente a tutti che in Italia esiste una questione Infermieristica, il demansionamento di cui sono vittime gli Infermieri NON è degno di un paese civile.
Come segretario dell’Associazione i epigrafe e come Infermiere Legale, sperando di non annoiare i lettori ritengo necessario esplicitare alcuni concetti, purtroppo sconosciuti ai più…
Cos’è il demansionamento e/o dequalificazione? Personalmente l’ho sempre definito “la lesione più grave che possa essere perpetrata ai danni della personalità e moralità oltre che alla professionalità del lavoratore”
Si pensi a quante mortificazioni è costretto a subire un ragazzo che dopo aver conseguito una laurea in infermieristica e magari dopo aver frequentato un paio di Master come molti di noi, si trova in un reparto, come avviene in quasi tutte le strutture sanitarie, a cambiare pannoloni, lenzuola, a distribuire il vitto, rispondere ai campanelli, tutte attività c.d. igienico – domomestico – alberghiere, che la Cassazione Lavoro, già nel 1985, con sentenza n.1078 del 09 Febbraio definì, cito testuale: ” Non competeno all’ infermiere ma al personale subalterno le mansioni igienico-domestico-alberghiere e precisamente: riassettare il letto e cambiare la biancheria; smaltire le sacche di urina; sostituire i pannoloni,rispondere ai campanelli di richiesta domestica e alberghiera; soddisfare richieste varie, si pensi che il 95% delle chiamate ai c.d. campanelli si risolvono in attività meramente manuali NON compatibili con una professione Intellettuale come è ex lege inquadrata quella Infermieristica.(Art. 2229 C.C.)
Senza contare le recente sentenze (Tribunale di Cagliari, Caltanissetta, Brindisi, e di nuovo Cagliari).
Altre ne susseguiranno perché come Associazione abbiamo in corso diversi ricorsi che andranno a sentenza, speriamo, nel 2018….
Uno sfruttamento NON degno di un paese civile!!!
Nel demansionamento vi è la violazione perfino di norme di rango costituzionale, come l’ Artt. 2 e 41:
Art.2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
La giurisprudenza ha confermato in più arresti, che tra le formazioni sociali riconosciute dalla Repubblica rientra senz’altro l’ambiente di lavoro (Corte Cost., n. 359/2003).
Art.41 che “L’iniziativa economica privata è libera”, con il preciso limite che: “Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
E’ sotto questa spinta che nasce lo Statuto dei Lavoratori ma, soprattutto, ab initio, l’art. 2103 C.C. che trova la sua ratio nello ius variandi e stabilisce che il lavoratore deve svolgere le mansioni per le quali è stato assunto, la stessa cosa recita l’Art. 52 del D,lgs. 30 Marzo 2001.
Non voglio dilungarmi oltre, rischierei di essere stucchevole, voglio però ringraziare pubblicamente L’assessore alla salute, On. Baldo Gucciardi, perchè in occasione di un corso ECM, organizzato dall’ IPASVI di Trapani, al quale fui invitato come Segretario AADI Sicilia, assieme al Segretario AADI Provincia Palermo, Dott. Tonino Scalia, si mostrò molto sensibile riconoscendo la problematica e promettendo il suo impegno per risolvere questo vergognoso problema, che non può avere soluzione senza una congrua assunzione di OSS (Operatori Socio Sanitari).
Ovviamente come Associazione aspettiamo i fatti……
Finisco ricordando il dispositivo dell’Art. 2087 “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”
Aggiungiamo noi “ Anche e soprattutto nell’interesse degli assistiti”
Quanto deve durare ancora lo sfruttamento degli Infermieri?
Fonte:web
Di Amato Angelo
Nursenews.eu
Firmate la petizione ecco il link:https://www.change.org/p/federazione-nazionale-collegi-ipasvi-demansionamento-infermieristico
Come responsabile regionale del gruppo infermieri uniti vi invito a contattarmi per qualsiasi chiarimento inerente al demansionamento infermieristico.
Grazie.
NurseNews.eu